Capire gli aresini scrutando…nei cestini
18 Dicembre 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Bianca, Cronaca, Ecologia, Rifiuti, Sociale |
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Gli operatori ecologici addetti allo svuotamento sono preziose “sentinelle”. Abbiamo parlato con uno di loro e…
ARESE – Il decoro di una città passa attraverso il servizio di nettezza urbana. Ma prima ancora, attraverso la buona educazione dei suoi cittadini. Manco a dirlo, i cestini e quanto sta intorno a essi sono un primo segnale positivo o negativo di tale educazione. Ma come vengono utilizzati i cestini e in che zona si trovano può essere anche la traccia di un possibile disagio sociale. In tal senso l’operatore ecologico è quindi persona preziosa. Importanti e utili le sue osservazioni e segnalazioni.
“I cestini – ci spiega un operatore della società De Vizia Transfer, che da qualche tempo ha in appalto il servizio ad Arese – dovrebbero contenere rifiuti che non siano destinati alla raccolta differenziata. Ossia uno passa, mangia un panino e butta lì la carta. Spegne la sigaretta e butta lì la cicca. Mangia il ghiacciolo butta lì il legnetto”.
Invece cosa trovate nei cestini?
“Di tutto e di più. Compresi vetro, pile e siringhe”.
Siringhe usate?
“Sì”.
“Senza il cappuccio?”
“Sì. Infatti quando vedo che il cestino è troppo pieno sto molto attento”.
“Ma ad Arese ci sono tante siringhe?”
“Per fortuna no. Prima ce n’erano di più e un po’ dappertutto, soprattutto in un determinato punto di piazza Dalla Chiesa. Poi ho fatto la segnalazione e sono già sei mesi che non ne trovo più. Questa è stata una cosa positiva. Non so se si sono spostati. So che non ne ho trovate più”.
Ogni operatore della De Vizia svolge un suo servizio e compie un determinato giro sul territorio. Strade, parcheggi, parchi, piazze, luoghi di aggregazione sono suddivisi pure in base ai giorni della settimana. Ecco perché il luogo e il tipo di rifiuto sono anche la spia, come abbiamo visto sopra, di eventuali disagi sociali. Come le bottiglie di vetro gettate nei cestini o abbandonate nei parchi e o sui marciapiedi, spesso rotte. Sono un pericolo in particolare per bambini, animali e lo stesso lavoratore.
Il disastro maggiore lo si riscontra il lunedì mattina in piazza Dalla Chiesa dopo i bagordi del fine settimana. Bottiglie sparse in tutti gli angoli, cartacce e cartoni della pizza sparsi in giro, vetri rotti perfino nelle fioriere. Del resto la situazione è sotto gli occhi di tutti coloro che quel giorno attraversano la piazza.
E’ una questione di maleducazione?
“Penso soprattutto di quei ragazzi che attraversano l’”età della stupidera”. Il sabato mattina presto a volte ce n’è ancora qualcuno in giro con la bottiglia. Purtroppo bevono di tutto. Birra, whisky, alcolici di quelli forti”.
Trovate molte bottiglie vuote?
“Il più delle volte le troviamo rotte. Nelle piazze, nei parchetti, nei parcheggi”.
Una cosa è certa. Il servizio di svuotamento dei cestini e di pulizia cittadina è molto migliorato. Soprattutto fuori dalle scuole dove per anni è stato d’abitudine vederli stracolmi per giorni e giorni. Da segnalare che al lavoro della De Vizia si affianca anche un servizio quotidiano ad hoc di svuotamento cestini attivato dalla municipalizzata Gesem.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 18 dicembre 2015- pag. 79)