Territorio, i disagi di Expo e il business ridotto
10 Luglio 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Area Metropolitana, Cittadini, Commercio, Cronaca, Economia, Eventi, Expo, Infrastrutture, Sociale, Territorio, Trasporti, Turismo, Viabillità |
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ARESE – Diciamocela tutta. Sul territorio Expo spaventava. O meglio, spaventavano i 20 milioni di visitatori in arrivo da tutto il mondo. Si immaginavano strade intasate. Code chilometriche. Invasioni di auto per le vie delle cittadine. Traffico parassita. Parcheggi selvaggi. E, invece, nulla di tutto questo.
L’esposizione internazionale di Milano 2015 è iniziata ormai da due mesi e tutto procede come prima. Anzi, meglio di prima. Perché le code chilometriche che aresini, bollatesi, garbagnatesi, cesatesi, novatesi, senaghesi, lainatesi, limbiatesi e rhodensi, solo per citare i cittadini dei comuni più colpiti, si sono dovuti pazientemente sorbire per mesi e mesi a causa dei lavori in corso sulle direttrici da e per il sito espositivo, sono magicamente terminate. Finiti i ritardi a lavoro e a scuola. In quest’ultimo caso, l’ultimo mese di lezioni è stato una meraviglia per gli studenti pendolari, che hanno finalmente smesso di dover giustificare le loro entrate oltre l’orario d’inizio.
E che dire del nuovo parcheggio sull’ex Alfa Romeo da diecimila posti auto, che ha stravolto la via per Bariana-Valera (a cavallo tra Arese e Garbagnate) a causa del senso di marcia invertito per un tratto volto a facilitare l’accesso ai tornelli che sta creando disagi a residenti e commercianti della zona? Reputato assolutamente necessario a far fronte alle ondate di visitatori è ogni giorno desolatamente semi deserto.
Ai cittadini del territorio, per lo più anziani sprovvisti di auto, è perfino impedito per andare a Expo di prendere la navetta che dal parcheggio parte regolarmente per arrivare al sito. Il bus è esclusivamente dedicato a coloro che depositano la macchina dietro pagamento di 12 euro per l’intera giornata. Nessuno ha previsto un biglietto per coloro che a piedi volessero usufruire del servizio!
Non va meglio agli alberghi della zona. Sì, hanno riempito le loro camere, ma non sono indaffarati a respingere potenziali clienti. Il vero business con Expo lo stanno facendo le Ferrovie e le cittadine interessate dalla linea ferrata diretta a Rho-Fiera. La stragrande maggioranza dei lavoratori, italiani e stranieri, che ogni giorno arrivano sul decumano, hanno infatti scelto questa soluzione per i loro spostamenti quotidiani. Mentre i milanesi e coloro che alloggiano nei grandi hotel del capoluogo non hanno che da prendere la metropolitana.
Expo è bellissimo, ma il biglietto è un salasso. Non tutti se lo possono permettere. Al punto tale che alle ore 19 si assiste a un vero e proprio ricambio di visitatori: escono quelli della giornata, soprattutto i business man, ed entrano intere famiglie con bimbi e ragazzi che approfittano dell’ingresso a cinque euro. Ma al di là della suggestione dell’albero della vita illuminato e di una cena possono veder ben poco da lì alle 23. Allora, visto come stanno andando gli affari, perché non pensare di ricompensare tutti i cittadini del territorio dei patimenti viabilistici dei mesi scorsi con un ingresso scontato dedicato solo a loro?
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 10 luglio 2015 – pag. 66)