Conad e Iper, soci sugli ipermercati, concorrenti ad Arese
3 Aprile 2015 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Imprenditoria, Inchieste, Lavoro, Locale, Politica |
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“Difficile capire come sarà il futuro. Contiamo sulle risorse che il Comune metterà a disposizione”
ARESE – Finiper e Conad hanno un accordo di partenariato. Chiediamo a Stefano Balbo, il legale rappresentante del Giada Market, la società che gestisce i punti vendita di Arese e Lainate, se ciò è d’aiuto in vista dell’arrivo del centro commerciale sull’ex Alfa Romeo.
Balbo scuote la testa: “Si tratta di un accordo relativo agli ipermercati Conad Leclerc, ma in Lombardia Conad ha solo supermercati per cui noi non ne potremo usufruire direttamente, ma solo a cascata. Si tratta inoltre di un accordo che non riguarda l’alimentare, che è il nostro settore, ma l’extra come per esempio l’informatica”.
Una discrasia. Conad e Finiper soci sugli Iper e concorrenti sul territorio con un rapporto di forza sbilanciato a sfavore di Conad, che cerca comunque di stare al passo con i mutamenti: “Se vuoi essere performante – dice Balbo – devi stare attento a ciò che ti accade intorno. Prevedevamo l’ampliamento di questo supermercato. Non l’abbiamo fatto. Piccolo vuol dire costi ridotti e sotto controllo. Per non arrivare impreparati stiamo facendo dei ragionamenti sul personale, che non contempli la mobilità ma spostamenti da un supermercato all’altro”.
Eppure ora c’è il Jobs Act. “Il Jobs Act dà delle possibilità per dei licenziamenti collettivi e per degli sgravi fiscali per tre anni – dice Balbo – ma il problema non è assumere. Il problema è avere un futuro. Se io avessi una mezza idea del futuro assumerei. Ma fra tre anni cosa facciamo? Siamo punto e a capo? Non posso continuare a rifarti il contratto a tempo determinato. Poi devi andare sotto l’interinale, passare per un’altra cooperativa e tu non ti sei mai spostato. Sei sempre lì a lavorare. Noi qui abbiamo clienti che fanno la coda per andare da quella cassiera. Non abbiamo le hostess di cassa. Abbiamo persone che parlano con persone. C’è la confidenza, l’accadimento, il racconto. Tutto questo è figlia della fidelizzazione buona”.
Balbo non lo dice, ma la Conad di Arese è molto attiva nel sociale del territorio. Per esempio note sono le sue sponsorizzazioni a favore dei bambini e delle scuole. Un’attenzione che c’è anche da parte della Conad Centronord. Negli ultimi mesi la marca ha donato all’ospedale Buzzi dei bambini 18mile e 700 euro. All’ospedale di Brescia 23mila.
Come tutti i commercianti di Arese, anche Balbo conta sulle risorse che il comune metterà a disposizione per il settore. “Ci siamo attivati subito – racconta – e riteniamo giusto il discorso del progetto e del bando. Abbiamo dato mandato all’amministratore del nostro condominio di prepararne uno. Fra le priorità vi è la pavimentazione. Come Conad, a noi servirebbero anche i parcheggi”. Gli rendiamo noto che altri commercianti avrebbero l’idea di un parcheggio interrato sotto la piazza con l’idea di creare un passeggio dei clienti fra le vetrine del Giada prima di arrivare al Conad. Su quest’ultimo punto Balbo è scettico perché il suo cliente tipo è quello che arriva, fa la spesa volante, e và. Sul parcheggio interrato invece rivela di averci pensato insieme ai suoi soci in passato. “E’ un ragionamento che avevamo fatto anche noi come Conad quando volevamo allargarci. A parte le normative assurde, per fare cento posti interrati ci volevano 2,5 milioni di euro. Si era ragionato con l’amministrazione comunale dell’epoca di acquistare il terreno e donarlo per fare la nuova biblioteca. In cambio il comune ci avrebbe consentito di allargarci. Il progetto non è poi andato a buon fine perché ci volevano collocare un parallelepipedo inguardabile che ci avrebbe chiuso dentro”.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 3 aprile 2015 – pag. 72)