Lo storico “Grancaffé” ha inaugurato la sua seconda vita…notturna
24 Ottobre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Commercio, Cronaca |
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ARESE – Il ‘Grancaffé’ ha inaugurato il 17 ottobre scorso una nuova vita…notturna. Dall’ultimo weekend l’orario di chiusura si è allungato fino all’una di notte da martedì a sabato. Alle 20.30 l’happy hour chiude e lo storico locale aresino si trasforma in locale trendy, ottimo per un dopo cena, un dopo cinema o teatro.
Da qualche tempo il Grancaffé ha infatti avviato il restayling d’interno. Cambiati i colori alle pareti e appesi nuovi quadri. Mandate in soffitta le vecchie poltroncine retrò a favore di tavoli e sedie in stile decisamente più moderno, mentre dietro il bancone e in cucina, a fianco del padron Nicola Gramuglia, della moglie Maria Sasanelli, della cognata Francesca e delle collaboratrici Patrizia Scafiddi e Anita, sono arrivati due giovani di ventitré e ventiseienni, Gianluca Lauretti e Olsi Sala.
Sono proprio i due ragazzi ad aver colto il sentire dei giovani e meno giovani sulla mancanza in città di un locale dove poter ‘tirar tardi’ la sera in compagnia senza dover macinare chilometri fuori porta. Gustando una buona birra. La novità nella novità sarà infatti l’offerta di birre trappe alla spina di ottima qualità provenienti da tutto il mondo, dall’America, molto di moda adesso, e da Olanda, Scozia, Germania, Belgio e Repubblica Ceca.
“Il Grancaffé rimane nella sua struttura classica – spiega Nicola – un po’ raffinato, elegante. Ma vogliamo soddisfare anche l’esigenze dei giovani di trovarsi in un posto in compagnia” . “Nei dintorni – racconta Gianluca – ci sono poche birrerie di qualità. Io personalmente alla sera con i miei amici per gustare una buona birra siano costretti a percorrere 20-25 chilometri per andare nelle cascine intorno a Cusago”. “Le trappe – spiega Olsi – sono birre prodotte nei conventi. Sono solo otto fabbriche al mondo. Non sono birre commerciali e hanno buone proprietà organolettiche. Alcune produzioni risalgono al ‘600 e al ‘700. Sono fatte con malto e luppoli di ottima qualità e possono avere un tempo di produzione anche di un anno”.
“Con una birra rossa a base di frutti come more, lamponi e ciliegie abbiamo pensato alla clientela femminile e con le birre senza glutine a coloro che hanno problemi con il glutine”, dice Gianluca. “La birra rossa – continua Olsi – è una di quelle poche birre al mondo che si può bere anche con il ghiaccio perché diventa quasi un cocktail”. Tarallucci fatti a mano da un’azienda artigianale di Bari, torte particolari e panini a richiesta insieme a della musica di sottofondo faranno il resto. Qualche volta sarà dal vivo, come stasera con il chitarrista Luca De Lucia che suonerà in acustica.
O.T.R.
(Il Notiziario – 24 ottobre 2014 – pag.73)