Bimbi sfruttati davanti all’ospedale per chiedere elemosina ai passanti
28 Dicembre 2012 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Sociale |
GARBAGNATE – Viale che porta all’ospedale Salvini di Garbagnate Milanese. Mercoledì mattina 19 dicembre 2012, la temperatura é poco più sopra lo zero. Sul marciapiede, sedute in terra, due donne romene chiedono l’elemosina. Ognuna delle due tiene un bimbo sulle ginocchia. I piccoli, che non avranno neppure due anni, sono intirizziti dal gelo e guardano innocenti i passanti. I quali, tirano dritto. Intorno a loro neve e sporcizia. Mi sono fermata a parlare con una delle due senza smettere di guardare il bambino che aveva un evidente bisogno di essere rinfocillato, chiedendole perché lo aveva lì con sé.
‘Ha bisogno di pannolini’, mi ha risposto lei. Conoscendo l’opera buona della Caritas e della San Vincenzo le ho suggerito di rivolgersi in parrocchia. ‘Oooh già andata – ha risposto – non danno niente‘. Allora ho chiamato un sacerdote al telefono e glielo passato, ma lei ha fatto caderela linea. ‘Dove abiti’, ho insistito. ‘Oooh in un campo, nella tenda’. Ma dove? ‘Eeeh a Milano’. Poi sono entrata inospedale e mentre ero in coda allo sportello ho cercato di qualcuno che potesse fornire un intervento di sostegno. Riritati i miei esami sono passata al bar a prendere qualcosa di caldo per i bambini. Ma quando sono uscita non c’era più nessuno. ‘Sono arrivati i vigili – mi hanno informata – e le hanno mandate via. Ma faranno il giro dell’isolato e torneranno. Questa storia va avanti da mesi ormai. Le portano qui alla mattina alle 8 e le scaricano sul marciapiede, loro e i bambini. I carabinieri arrivano. Le mandano via. E loro tornano’.
Il giorno seguente, infatti, erano ancora lì nella loro postazione ad allungare nuovamente la mano. I bambini lividi per il freddo. La temperatura é ancora più bassa rispetto amercoledì. Si dice che bisogna rispettare le culture. Ma che cultura é quella che sfrutta i minori? E la nostra, che cultura é se non riusciamo a tutelare i piccoli? Ci basta rimuovere il problema spostandolo dalla vista?
Ombretta T. Rinieri
(‘Il Notiziario’ 28 dicembre 2012 – pag.59)