Arese con le spalle al muro
12 Ottobre 2012 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, Cronaca, ex Alfa Romeo |
Sul conguaglio degli oneri di urbanizzazione già versati da Abp e non usufruiti da Arese e Lainate potrebbe giocarsi la partita del centro commerciale
ARESE– Quando il 12 ottobre 2010 il consiglio comunale di Rho bocciò (a differenza di quelli di Lainate eArese) l’accordo di programma per la riqualificazione e la reindustrializzazione dell’area ex Alfa Romeo approvato dalla Regione Lombardia il 10 febbraio dello stesso anno, si disse, che era necessario ripartire con un nuovo accordo.
I cittadini del territorio, che si erano radunati in comitati vari contro tangenzialine, centri commerciali e
L’attuale viabilità sul viale Alfa Romeo. Vista del centro
direzionale Gardella e, sullo sfondo, il silos che verrà
trasformato in parcheggio multipiano
residenze ,avevano tirato un sospiro di sollievo e si erano attivati per ipotesi alternative. Ma, escluso Rho, come del resto era già successo con Garbagnate Milanese, la Regione Lombardia proseguiva il suo iter e il 29 dicembre 2010 ne promuoveva un altro a tempo di record insieme ai privati Abp, Aglar, Zaffiro 2000 e Tea. Una società, quest’ultima, che nel frattempo aveva acquisito delle aree da Abp, e che avrebbe già ottenuto dalla Regione l’autorizzazione commerciale per la grande struttura di vendita. Il condizionale è d’obbligo in quanto si tratta di informazioni tratte da uno schema di convenzione tra i comuni di Arese e Lainate e le proprietà contenuto in un “Piano attuativo ambito di trasformazione” approvato nell’aprile 2012.
Il documento, con date e particolari oscurati, è stato rilanciato in settimana sul sito del Movimento 5 Stelle da Laura Antimiani che lo ha rinvenuto navigando in quello della Regione. Nell’Ambito dell’intervento c1/b, illustrato nel Piano, le destinazioni d’uso prevedono una grande struttura di vendita di 77mila metri quadrati, terziario e artigianato per 15mila e spazi connettivi (cioè spazi aperti al pubblico di relazione e percorsi protetti di pertinenza) per 22mila. Per il nuovo accordo il “soggetto attuatore” corrisponderà ad Arese e Lainate un importo complessivo di 7.180mila euro per opere così suddivise: ad Arese 3.940mila euro per nuova biblioteca comunale, ristrutturazione della vecchia per nuova sede consiglio comunale e associazionie manutenzioni nel centro sportivo; a Lainate andrebbero 3.240mila euro perla nuova caserma delle forze dell’ordinee la ristrutturazione di quella vecchia. Inoltre ad Arese andranno 1.520mila euro per opere di mitigazione ambientale e immobili per la nuova sede di alcune associazioni (stima 70mila euro), per la sede della Misericordia (385mila euro) e un negozio di 200 metriquadri all’interno della galleria. Cui si aggiungono 415mila euro per la sistemazionea verde e pista ciclopedonale.
Nell’ambito degli interventi viabilistici l’operatore progetterà ed eseguirà all’altezza di via Luraghi due nuove rotatorie, la riqualificazione di quella esistente all’incrocio tra via Luraghi e via AlfaRomeo e l’allargamento della sede stradale esistente oltre a parcheggi a raso per 94.439 metri quadrati e parcheggi pluriplano per 43.231 metri quadrati. Cui si aggiungono percorsi ciclopedonali e un corridoio verde di 46.720 metri quadrati. I costi delle opere sarebbero solo indicativi e volti a determinare l’ammontare delle garanzie fideiussorie perché il calcolo finale sarà determinato solo con la redazione del progetto definitivo. Fin qui gli ipotetici oneri di urbanizzazione che le proprietà dell’area dovrebbero ancora versare in virtù del nuovo adp.
Ma sono soprattutto quelli già versati per l’adp 2004 e in parte non usufruiti che pendono sulla testa della commissaria Anna Pavone come una spada di Damocle e che rischiano di condizionarne le scelte. Il 12 luglio 2011, infatti, la giunta Fornaro ha approvato una delibera con la quale dava mandato al responsabile del settore programmazione e pianificazione di sottoscrivere insieme a Lainate e all’Aig Lincoln Park una convenzione per il conguaglio degli oneri già versati e non utilizzati. A suo tempo, infatti, la multinazionale americana aveva versato nelle casse aresine oneriper un totale di 6.269.160 euro. Di questi ne sono stati spesi 2.888.050 per la ristrutturazione della piazza Dalla Chiesa e il parcheggio interrato in viaOrti. Nella casse lainatesi sono invece entrati 3.716.920 euro di cui spesi 1.321.835 per la trasformazione del cinema“Ariston” in auditorium e biblioteca. Perciò ora come ora Arese dovrebbe restituire alle proprietà 3.381.110 euro (comprensivi dei 2.600mila in origine destinati all’abattimento e rifacimento della biblioteca e poi monetizzati nel 2010 per rispettare il patto di stabilità e finiti nel capitolo investimenti), e Lainate 2.395.085. Il comune di Arese ha un bilancio in attivo, ma se dovesse restituire la cifra a conguaglio risulterebbe una voce in grado di incidere sul patto di stabilità da cui potrebbe derivarne una ulteriore diminuzione del trasferimento da parte dello Stato.
Un altro timore è rappresentato da quanto è successo al Comune di Rho, il quale per aver bocciato l’adp nel 2010, oggi si ritrova con una causa intentata dalle proprietà per un risarcimento danni di circa 60 milioni di euro legata al fatto che la mancata ratifica dell’adp ha sostanzialmente impedito la realizzazione dell’intervento. Ma se il nuovo adp passa non solo i soldi restano nelle casse di Arese e Lainate, ma ne entrano di nuovi. Un bel condizionamento che fa nascere un dubbio atroce al Movimento 5 Stelle (e non solo). Cioè, che la partita degli oneri di urbanizzazione versati ma non totalmente utilizzati sia stato un “marchingegno per ricattare il Comune e mettere l’attuale amministratore con le spalle al muro costringendolo a firmare l’Adp”.
Ombretta T. Rinieri