Michela Palestra: “Arese non sarà un collo di bottiglia come Terrazzano ora”
2 Maggio 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cittadini, Cronaca, ex Alfa Romeo, Expo, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Viabillità |
Per il sindaco di Arese gli imminenti cambiamenti esterni alla città determinati da Expo e dal centro commerciale impongono alla città di difendersi. Questa la ragione della sostituzione dei semafori con nove rotonde, del restringimento delle carreggiate e dei passaggi pedonali rialzati.Ma il Comitato Passaparola, che boccia il progetto, ha già indetto una serata all’auditorium per lunedì 5 maggio (ore 20.45) e una manifestazione per il 10.
ARESE – “Arese è una città – ha detto il sindaco Michela Palestra nella conferenza stampa del 24 aprile scorso volta a rendere note le ragioni politiche dell’intervento sugli assi principali cittadini – che si caratterizza per essere una città giardino con una qualità della vita considerata mediamente superiore rispetto a quello che è il resto dell’hinterland milanese e che suscita un forte senso di appartenenza. O perché ci si è nati, o perché la si conosce o perché la si è scelta. E’ una realtà molto peculiare che però può essere messa in discussione dagli interventi intorno alla sua area, come il centro commerciale e l’Expo, che per quanto limitato avrà peraltro un grande effetto sul territorio anche alla luce delle ultime sollecitudini che abbiamo avuto sui parcheggi di prossimità per l’evento. Il dato di fatto è che Arese va incontro a dei cambiamenti e quindi quella forte caratterizzazione cui tutti noi siamo legati ci ha convinto a salvaguardare questa realtà preservando in un momento così difficile anche dal punto di vista economico il valore immobiliare delle case”.
Nelle intenzioni della giunta Palestra il progetto delle nove rotonde proteggerebbe la città dal traffico d’attraversamento. “I cambiamenti – è convinta Michela Palestra – non si possono evitare ma il modo in cui li si affrontano è quello che fa la differenza, perciò le parole chiavi del nostro progetto sono protezione della qualità della vita dei cittadini e messa in sicurezza del sistema viabilistico insieme con mobilità sostenibile, riqualificazione del verde pubblico e innovazione tecnologica”.
Sul fronte sicurezza si prevede di diminuire la velocità di percorrenza delle auto a 30 chilometri orari attraverso la riduzione del calibro stradale, la realizzazione di nove rotonde, di cui due alzate, e la realizzazione di trenta attraversamenti ciclopedonali e una riduzione degli spazi stradali. Il tutto combinato con un sistema di monitoraggio del traffico via telecamere tecnologicamente avanzate in grado di identificare e sanzionare in caso di violazioni. Non si tratta di installare nuove telecamere ma di aggiornare il software attuale del sistema di vigilanza che arriverà a controllare tutti i varchi d’ingresso della città.
“I 30 all’ora – ha specificato il vice sindaco Enrico Ioli – per il momento non saranno estesi a tutta l’area, ma saranno delimitati al centro città, ma è comunque la direzione verso cui si sta andando”. Altro fattore intelligente sarà l’illuminazione pubblica la cui intensità luminosa di notte si abbasserà per rialzarsi in caso di passaggio di auto: atteso un risparmio del 70 per cento della bolletta elettrica del comune.
Il video di un saggio del progetto della giunta Palestra caricato sul sito del comune riproduce con una vista aerea dinamica i futuri cambiamenti simulando carreggiate ristrette, corsie preferenziali dei bus (in arancione), rotonde, viali, attraversamenti rialzati e mobilità ciclopedonale. Il video ha un grado di attendibilità con quello che è lo stato di avanzamento del processo di validazione.
Il sindaco non ha alcun timore che Arese si trasformi in futuro in un collo di bottiglia come è adesso Terrazzano. “Terrazzano è un collo di bottiglia – ha detto il sindaco – perché non è configurata la strada, non ha marciapiedi e non vi è passaggio pedonale. Quel tratto tra Arese e la frazione di Rho non è adatto al flusso di attraversamento. Con il nostro progetto nessuno dei due territori si presterà a essere flusso di attraversamento perché il disincentivo già esistente in quella strada sommato all’azione sul nostro territorio renderà la comunicazione una strada non preferenziale”.
L’assessore provinciale alla viabilità Giovanni De Nicola ha annunciato l’intenzione di investire gli 8 milioni messi a disposizione da Tea, la società che costruirà il centro commerciale, per realizzare il troncone che partendo con una deviazione dalla via De Gasperi di Rho si attesterà sulla rotonda del cimitero principale di Arese. Ma ciò non preoccupa la giunta. “A oggi – ha detto convinta Michela Palestra – questo non è un tema, sia per una questione di tempi, sia per una questione di risorse sia perché come amministrazioni stiamo dialogando: noi abbiamo l’autonomia di intervenire e interveniamo nelle nostre aree per fare un adeguamento. Se noi non interveniamo ora sulle nostre strade per l’arrivo di Expo e del centro commerciale noi non ci proteggeremo e perderemmo quella che è l’identità della nostra città, che è fortemente residenziale”.
I fondi saranno spesi tutti? “Cercheremo di spenderli tutti – ha precisato Ioli – per non lasciarli lì”.
Ombretta T. Rinieri