Carli replica al sindaco: “E’ stato grazie a Facs se il Comune è tornato in possesso del centro sportivo”
1 Novembre 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Centro sportivo Arese, Cronaca, Inchieste, Locale, Politica |
ARESE – Nei giorni scorsi il presidente dimissionario di Facs Stefano Carli ha risposto alle dichiarazioni del sindaco in consiglio; lo ha fatto attraverso un comunicato teso a ricordare di aver interessato la Provincia sui problemi di fondazione ben prima del comune (febbraio 2012) e come sia stata la mancata nomina del nuovo cdi da parte dell’amministrazione a determinare la situazione di oggi.
“Ne sono la prova – scrive Carli – le (almeno) due lettere che la Provincia ha inviato al comune di Arese (1.3.2012 e 18.2.2013)…ed é all’incontro tra Facs e Provincia dell’8.10.13 che si è finalmente arrivati, con nota del 15.10.13, alla conferma scritta dell’apertura del procedimento di estinzione e successiva cancellazione dal registro delle personalità giuridiche”.
Sull’inattività lamentata da Michela Palestra, Carli aggiunge sarcastico: “Forse sarebbe utile ricordare che solo grazie alla revoca dell’accordo con Intese deliberata da Facs il 24 novembre 2011 si è potuto iniziare il processo di riappropriazione del Csda. Processo che si è concluso solo dopo quasi un anno (settembre 2012) grazie alla tardiva applicazione dell’ordinanza comunale, che poteva essere deliberata già a novembre 2011 quando Facs fornì al comune di Arese, su un piatto d’argento, tutti gli elementi necessari per eseguirla”. Carli termina con le puntualizzazioni sugli atti giudiziari: “…fin dal 23.12.2011 Facs informava per iscritto il comune di Arese nella persona del dottor Locandro della ricezione del primo decreto ingiuntivo emesso da Smg e dei solleciti di Amiacque e Global Powere che dal 28.5.2013 (data di ricezione del primo atto giudiziario di Intese ha trontamente e formalmente avvisato il Comune con mail, lettere e incontri (formali o no) debitamente verbalizzati e protocollati…”. Seguono le ragioni di Facs sull’impossibilità di agire, che sono ormai cronaca nota.
O.T.R.
(Il Notiziario – 1 novembre 2013 – pag. 64)