Operai Innova ancora in lotta: blocco a singhiozzo dei mezzi all’ingresso dell’area ex Alfa Romoeo
13 Settembre 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, Cronaca, ex Alfa Romeo, Giudiziaria, Lavoro, Locale, Politica, Sindacale |
Chiedono che sia applicata la sentenza che stabilisce il loro reintegro. Se no il blocco si farà più duro
ARESE – Licenziati ingiustamente l’11 febbraio 2011. Reintegrati dal Tribunale di Milano nel loro posto di lavoro il 26 giugno 2013 con effetto immediato e con pagamento degli stipendi arretrati. Ma la parola “immediata” è rimasta scritta nel vocabolario italiano. Loro, gli ex alfisti di Innova Service, sono a tutt’oggi ancora fuori dai cancelli dell’area in attesa che la sentenza trovi applicazione e la giustizia trionfi. Così da lunedì 9 settembre hanno ricominciato a protestare all’ingresso della portineria Nord-Ovest dell’ex Alfa Romeo.
“Lasciamo un varco nel senso alternato per creare disagio a tutti i mezzi pesanti che entrano ed escono – spiega Renato Parimbelli dello Slai Cobas – e poi a singhiozzo, per mezz’ora – un’ora al giorno, ne blocchiamo completamente l’entrata. Abbiamo chiesto ai comuni di Arese e Lainate, che sono i firmatari dell’accordo di programma, una presa di posizione: vi sono almeno 800 milioni di investimento e almeno 2mila posti di lavoro possibile che non se ne trovino una quarantina per noi che siamo stati reintegrati da una sentenza? L’assessore aresino Giuseppe Augurusa si è fatto promotore di una mediazione con Abp, ma se entro venerdì 13 non abbiamo una nrisposta bloccheremo in maniera più massiccia. Chiediamo ai sindaci di Arese e Lainate che battano un colpo e che vengano in presidio con noi. Se vogliono possono bloccare i lavori e farci dare un lavoro”. Parimbelli risponde anche a Roberto Imberti di Euromilano rispetto alle sue dichiarazioni sull’estraneità di Tea circa gli obblighi nei confronti degli operai: “Alfa Business Park era il committente di Innova, la quale tre giorni prima che venissimo licenziati ha venduto l’area a Tea. Per cui Tea c’entra, eccome”.
“Come avevo annunciato – spiega l’assessore Giuseppe Augurusa con delega per l’ex Alfa Romeo –a luglio abbiamo convocato in comune sia Abp che Innova per capire se fossero stati disponibili a una qualche forma di collaborazione finalizzata alla chiusura della vertenza. Innova service non si è presentata. L’amministratore delegato di Abp Marco Salvini si era detto disponibile a verificare con gli acquirenti dei propri prefabbricati (in vendita ve ne sono circa liberi una ventina da mille metri quadri l’uno) ad assumere un lavoratore in contropartita a uno sconto sul prezzo. Mi era sembrata una soluzione possibile e così settimana scorsa ho incontrato i delegati dello Slai Cobas Parimbelli e Delle Donne insieme all’avvocato Mirco Rizzoglio. La risposta è stata il blocco dei cancelli, perciò capisco che nemmeno la mia mediazione è risultata utile a risolvere la vertenza. Ora davanti a un soggetto (Innova,ndr) che non pagherà mi aspetto un ricorso di forza dell’avvocato Rizzoglio. Del resto la stessa condanna di Innova esclude Abp. Se, come sospettano i Cobas l’operazione Innova è stata costruita ad arte da Abp per licenziare dei lavoratori, l’unico sistema è forzare su Innova per farla fallire. In questo modo un curatore fallimentare, che è nominato in quindici giorni dal Tribunale, potrebbe verificare quali siano state le operazioni lecite e quelle eventualmente illecite”.
Intanto è in via di definizione il documento in comune tra Arese e Lainate per la parte dell’area ex Alfa Romeo da reindustrializzare da sottoporre alla Commissione di vigilanza dell’adp formata da Regione, Provincia, Comuni e proprietà. “Nei prossimi giorni abbiamo l’incontro tecnico – annuncia Augurusa – dopodiché aspettiamo la convocazione dalla Commissione alla quale abbiamo già avanzato richiesta. Nel frattempo siamo anche in attesa che Regione Lombardia convochi su nostra richiesta un tavolo per il museo dell’Alfa Romeo”. Segue un appunto a Massimiliano Seregni sul centro sportivo: “Capisco che sia un appassionato scrittore contemporaneo però stiamo cercando di evitare sbagli come quelli fatti dalla giunta Fornaro-Seregni, perciò stiamo facendo delle riflessioni sul piano legale e sul percorso migliore da fare”.
Ombretta T. Rinieri
“Il Notiziario” 13 settembre 2013 – pag.67