Augurusa: “Le sentenze vanno rispettate, ma chi li reintegra?”
19 Luglio 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, Cronaca, ex Alfa Romeo, Giudiziaria, Lavoro, Locale, Politica, Sociale |
ARESE – “C’è una sentenza che ordina il reintegro e il risarcimento e le sentenze si rispettano”, afferma l’assessore aresino alle politiche del lavoro Giuseppe Augurusa chiarendo la posizione dell’Amministrazione sulla questione degli ex Alfisti di Innova Service, dopo l’incontro del 15 luglio scorso con la delegazione dello Slai Cobas.
Intravvedete dei problemi nell’applicazione della sentenza?
“Il problema – dice Augurusa – è chi è Innova Service, chi reintegra i lavoratori o chi può reintegrarli e chi può sopportare i costi per il loro risarcimento. Per questa ragione abbiamo deciso di convocare il prima possibile Innova Service e stiamo valutando un’eventuale convocazione anche di Abp, ancorché quest’ultima è stata assolta dal processo. Il presupposto, inoltre, è che l’avvocato dei lavoratori provveda all’ingiunzione di pagamento perché altrimenti decorsi i termini, fra sessanta giorni siamo ancora nelle medesime condizioni di oggi. Intanto noi stiamo facendo tutte le visure camerali necessarie per mettere a nudo la situazione di Innova Service. Se è attiva, se non è attiva, se è in liquidazione. Se infatti fosse in stato precario, un’ingiunzione di pagamento di quelle dimensioni la condurrebbe al fallimento. In quel caso la gestione delle attività passerebbe al curatore fallimentare in tempi anche molto veloci e il curatore fallimentare non trovando risorse per risarcire i lavoratori dovrebbe verificare se vi siano state attività di cessione di rami d’impresa negli ultimi anni o mesi e verificare se siano attuabili delle revocatorie, ossia l’annullamento di quelle cessioni”.
Tuttavia a detta dell’avvocato Mirco Rizzoglio nel corso del processo sembra sia emerso un documento con cui Abp dichiari di assumersi le obbligazioni di Innova Service. Stando così le cose, nel qual caso della dipartita di Innova Service, non è Abp a doversi prendere carico dei lavoratori?
“E’ quanto hanno detto anche a noi i delegati Slai Cobas – afferma l’assessore – ma noi, al momento, questo documento non lo abbiamo ancora visto. Se questo documento dovesse esistere potremo far presente ad Abp le sue obbligazioni, fermo restando che noi non siamo dei magistrati e che in tal senso non siamo in grado di poter fare pressioni tali da far applicare la sentenza”.
La posizione del comune è: prima il rispetto della sentenza e poi al limite l’accordo Pavone?
“Sicuramente prima l’applicazione della sentenza e per questo stiamo facendo i dovuti controlli su Innova e vedremo poi la posizione di Abp – spiega Augurusa – per quanto riguarda l’accordo Pavone, sulla sua formulazione avevo a suo tempo mostrato delle perplessità laddove la questione dei lavoratori ex Alfa Romeo veniva trasformata in una questione sociale per il territorio quando fra i lavoratori non vi sono cittadini aresini. Che, se sul piano sostanziale conta poco, ha invece una valenza su quello formale in quanto i servizi sociali non possono occuparsi di loro. L’accordo è però importante nella parte in cui accompagna alla pensione i lavoratori. Se venissero infatti riconosciuti i contributi di quest’anno, i sei attuali potrebbero diventare almeno il doppio se non il triplo e questo cambierebbe di molto la situazione”.
I tempi?
“Abbiamo bisogno di un rappresentante legale di Innova Service – spiega Augurusa – per far partire le convocazioni e trovare una data per l’incontro che sia il più veloce possibile. Per il resto, riteniamo necessario utilizzare tutti gli strumenti possibili, anche l’accordo Pavone e lo abbiamo detto ai Cobas. Soprattutto per quelle persone che potrebbero attraverso questo meccanismo già oggi essere in condizione di raggiungere il pensionamento. Fermo restando, che sono accordi di tipo individuale e che ogni lavoratore può scegliere o meno di aderirvi. E fermo restando che è evidente che chi ha il traguardo della pensione non rivendica alcun lavoro”.
Sul fronte Comunimpresa-Tea vi sono novità per l’accordo sulla “Città dell’innovazione e dello sviluppo”?
“Ancora no – dice amareggiato Augurusa – per questo motivo abbiamo deciso di anticipare la tempistica e nei giorni scorsi abbiamo scritto una lettera ai comuni spiegando di aver fatto nostro il progetto da un punto di vista politico. In tal senso abbiamo già modificato in giunta la delibera con Lainate sulle strategie per l’ex Alfa Romeo”.
O.T.R.
Versione completa dell’articolo pubblicato su: “Il Notiziario” 19 luglio 2013 a pagina 64