‘No alla strada tra A8 e Alfa’
1 Dicembre 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Associazioni, Bianca, Cittadini, Cronaca, ex Alfa Romeo, Expo, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Viabillità |
Flashback – giunta Fornaro n.21 – continua
di Ombretta T. Rinieri
'Prealpina' 27 novembre 2009 – pag. 23
ARESE – (o.t.r.) – L'altra sera l'Arese 'città dormiente' si è risvegliata di colpo in un'affollata assemblea organizzata dal Comitato 'Difendiamo Arese' e dal Circolo di Rho della Legambiente. I due gruppi hanno fatto il punto sugli 'effetti devastanti', che subiranno territorio e ambiente a causa della nuova viabilità disegnata dall'Accordo di Programma dell'ex Alfa Romeo, firmato in gran segreto il 28 maggio di quest'anno in Regione dai privati, dai comuni e dalla Provincia di Filippo Penati.
L'accordo, siglato per Arese dall'ex sindaco Gino Perferi, reso noto ufficialmente solo a settembre dal neo sindaco Gianluigi Fornaro dopo che già a luglio la presidente del Comitato Sara Belluzzo ne aveva dato notizia alla stampa locale – prevede la trasformazione dell'area da industriale a commerciale con l'arrivo entro il 2015 di un mega centro commerciale.
La minaccia immediata è rappresentata da una tangenzialina di collegamento tra l'autostrada A8 e l'area Alfa, che disegnata a pochi metri dalle case aresine, distruggere l'area agricola cuscinetto tra Arese e l'autostrada e il bosco della Vernazza dove vive una fauna protetta.
Il Comitato è impegnato nella raccolta firme di una petizione popolare da inviare agli enti pubblici coinvolti e ora che è stata pubblicata la Vas si sta attivando nella stesura delle osservazioni da presentare entro il 10 gennaio prossimo, mentre nel frattempo ha già depositato quelle al Pgt di Rho nel cui comune insiste il tracciato. Inoltre ha incontrato il sindaco Gianluigi Fornaro.
'Ci ha detto che nell'ex Alfa si potrebbero fare tante cose – ha riferito alla platea il segretario del Comitato Goffredo Scortecci – ma che i terreni sono privati. Ma i privati, abbiamo risposto, hanno acquistato un'area industriale? Allora, facciano la fabbrica. L'altra risposta è una minaccia: .
'Ci si sta riducendo a quello che si fa in tutti i buchi rimasti liberi: centri commerciali e case', ha detto Enrico Ioli, il consigliere del Pd che il 12 novembre scorso ha partecipato alla prima riunione del Gruppo Consiliare misto nato in comune sull'ex Alfa. 'Gli enti pubblici – ha proseguito – si limitano a fare un'azione di notariato. Abbiamo poi scoperto che la tangenzialina, voluta da Arese, è un troncone della circonvallazione legata alla variante della Varesina, per la quale però non vi sono più i finanziamenti. Probabilmente salterà anche la metrotranvia'.
'Si può adire alle vie legali?', è stato chiesto dal pubblico. 'In questa fase – gli ha risposto Luigi Forloni di Legambiente – l'iter burocratico consente la presentazione delle nostre osservazioni e di essere ascoltati'.
Nulla di definito, quindi, come aveva detto l'ex sindaco Gino Perferi e come hanno ripetuto il 20 novembre a Rho i sindaci interessati.
'Allora perché – ha chiesto un cittadino aresino che abita nella zona del cimitero in prossimità del cavalcavia per Passirana – stamattina io e mio cognato abbiamo ricevuto un avviso di esproprio e abbiamo solo trenta giorni per ricorrere?'.
'Stiamo cercando di capirlo', ha risposto la coordinatrice del comitato Sara Belluzzo.