Ex Alfa: devastata la sede Slai Cobas
3 Maggio 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, ex Alfa Romeo, Lavoro, Nazionale, Nera, Sindacale |
ARESE – Lunedì 29 aprile il consiglio di fabbrica dove risiedono i delegati di sito dello Slai Cobas è stato nuovamente saccheggiato da ignoti. Come noto, non è la prima volta, in un crescendo di angherie e devastazioni finora rimaste impunite nonostante per entrare nell’area sia necessario consegnare in guardiola i propri documenti e compilare un modulo con orario d’entrata e uscita di visita e segnare la propria targa. A settembre 2012 fu tranciato un cavo da 20mila volt sul tetto del cdf creando una fiammata e un buco nella centralina dei cavi lasciando da allora la sede senza corrente (i Cobas si sono organizzati con un generatore autonomo). Nell’agosto precedente un tubo “casualmente rotto” aveva lasciato la sede senz’acqua, mentre non si contano furti e animali morti lasciati sull’uscio della porta del cdf.
Lunedì scorso i delegati del sindacato autonomo gli ex alfisti licenziati da Innova Service, ancora senza lavoro, hanno trovato al loro arrivo nella mattinata le porte scardinate, il pavimento dell’atrio d’ingresso cosparso di detriti e di fogli di documenti buttati per terra e la sala mensa in gran parte distrutta: porta e vetri spaccati, microonde preso a randellate, frigorifero buttato dalla finestra. Inoltre dal salone del cdf sono spariti striscioni, riquadri della vecchia Alfa e manifesti giganti.
Ma i computer del sindacato non sono stati toccati anche se sono state lasciate tracce di passaggio nell’ufficio dove sono contenuti.
Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Arese che hanno provveduto ai rilevamenti di rito, mentre il sindacato ha successivamente presentato formale denuncia del saccheggio.
Nel dare notizia dell’accaduto con un proprio comunicato stampa, lo Slai Cobas ha anche reso noto “l’arrivo nell’area dello Stato attraverso una società della Cassa Depositi e Prestiti di Bassanini, che avrebbe acquistato il 20 per cento (aumentabile a breve al 49%) della Finiper e di Canova 2007, le finanziarie di Brunelli (Iper e Unes), proprietario con Euromilano di tutta l’Alfa Romeo”. Ciò per dire che il presidio permanente degli ex Alfisti supportati dallo Slai Cobas costituirebbe un “intralcio alla megaspeculazione sull’area”. Intanto, in settimana, gli operai hanno già riparato porte e finestre ed eliminato i detriti consentendo la ripresa della normale attività sindacale. Hanno infatti rinnovato la propria iscrizione al sindacato autonomo i lavoratori della Caris che opera nel riciclo dei rifiuti di carta e plastica e quelli delle cooperative Roma Servizi e Log Service (che fanno capo a Media Service spa), subentrate nei giorni scorsi ad altre cooperative e ad altri committenti oltre a tutti i lavoratori già iscritti alle precedenti cooperative cui hanno fatto seguito anche iscritti ad altri sindacati. In pratica lo Slai Cobas di Arese conta ora 112 iscritti, il 90% dei lavoratori, afferma il sindacato autonomo, attualmente occupati dalle cooperative sull’area.
Ombretta T. Rinieri
(“Il Notiziario” 3 maggio 2013 – pag.64)