Parlano i docenti del Falcone – Borsellino che avevano vinto il concorso: “E’ una grossa ingiustizia verso cittadini onesti”
8 Marzo 2013 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Scuola |
ARESE – Al liceo scientifico “Falcone Borsellino, attualmente in reggenza a Rossana Caldarulo, sono tre i docenti d’italiano che hanno vinto il concorso per dirigenti d’istituto e che sono in attesa di essere nominati alla loro sede: Vittorio, Musumeci e Gasperini. Incontriamo Musumeci e Gasperini, presenti anch’esse a Milano all’incontro con il provveditore Francesco De Sanctis, per capire cosa sarà di loro dal prossimo anno scolastico 2013-14 . Delusione e ansia nelle loro parole.
“La sensazione con cui stiamo vivendo questa vicenda – considera Musumeci – è quella di una grossa ingiustizia verso dei cittadini onesti e meritevoli che hanno affrontato un concorso attenendosi alle regole del bando ed è anche quella di un’ingiustizia nei confronti del sistema scolastico lombardo perché vi sono tantissime scuole in reggenza con la fatica che si ha da una parte nel gestire tante scuole contemporaneamente, che di fatto lede la qualità dell’offerta formativa e del servizio fornito all’utenza in quanto non ci si può sdoppiare, e dall’altra parte una scuola ha bisogno fortemente di una linea direttiva presente, costante, dedicata. E quindi di fatto al di là dei nostri diritti lesi dopo anni di studio e di merito ci sono i diritti lesi delle famiglie che hanno un servizio che forse, anzi sicuramente, potrebbe essere migliore”.
L’amarezza per l’impotenza di un’attesa che si prolunga in continuazione in là nel tempo. “Venedì il Consiglio di Stato dovrà valutare la richiesta del perito di proroga dei tempi di consegna per la perizia e poi dovrà calendarizzare una nuova data. Quindi siamo in attesa di date. Al momento non abbiamo alcuna certezza. Cercheremo di chiedere che la nuova data per la pronuncia da parte del Consiglio di Stato non slitti troppi mesi, perché avremmo dovuto avere una seduta definitiva al 22 marzoe probabilmente non ci sarà se dovessero venir concessi al verificatore i 30 giorno richiesti. Noi chiediamo che la pronuncia sia il prima possibile affinché il 1° settembre la situazione possa essere definita e l’anno scolastico possa partire con i dirigenti al loro posto”. Vi è anche il problema, una volta assegnate le sedi ai dirige nti, delle cattedre lasciate libere. “Non è questa la gravità del problema – interviene Gasperini – la scuola sa fronteggiare anche l’assenza dei docenti o i cambiamenti. Era già stabilito che ci sarebbe stato un cambio. Oltretutto stanno facendo dei concorsi nazionali per le nuove assunzioni, è in corso il tirocinio formativo attivo per le nuove assunzioni . Quindi ci sono le risorse e le energie per coprire i posti dei docenti. Non ci sono per coprire i posti dei dirigenti. Nel senso che il nuovo governo, avendo ipoteticamente poco denaro, non rimetterà a progetto un nuovo concorso per dirigenti. E di dirigenti non se ne trovano da nessuna parte, mentre di docenti ce ne sono tanti”. Se il Consiglio di Stato dovesse annullare il concorso dei dirigenti scolastici, l’anno prossimo si potrebbe arrivare alla reggenza di un preside ogni tre istituti, in quanto da 550 saranno 600 le sedi vacanti per effetto di nuovi pensionamenti. L’alternativa è la mobilità interregionale, che nessuno vuole. Né De Sanctis, né i docenti che hanno vinto il concorso.
Ombretta T. Rinieri
(“Il Notiziario” 8 marzo 2013 – pag. 64)