Zoccoli: ‘Sgm parte lesa nell’inchiesta sul gas’
6 Maggio 2011 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Giudiziaria |
Il Dg di Gesem punta il dito contro Buscaglia e tranquillizza gli utenti
ARESE – “Smg non ha truffato i cittadini. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è il contrario, e cioè si ipotizza una truffa ai danni di Smg da parte di Marzio Buscaglia e/o di altri soggetti”. Ci tiene a fare chiarezza Bartolomeo Zoccoli, direttore generale di Gesem e amministratore delegato di Smg (società municipalizzata gas), investita da una bufera mediatica dopo l’arrivo in comune delle Fiamme Gialle su ordine della Procura di Milano.
L’indagine (vedi “Notiziario” del 1° aprile scorso), che ha portato alla perquisizione delle abitazioni e degli uffici del sindaco Gianluigi Fornaro, dell’assessore Salvatore Crisafulli (indagato per turbativa d’asta per un bando comunale sul fotovoltaico e autosospesosi) e dello stesso Zoccoli, sta cercando di fare luce sulle manovre illecite di Marzio Buscaglia (e di altre persone), amministratore delegato della Convengas e consulente commerciale prima della Sige e poi di Smg, finito già in carcere in seguito alle risultanze del troncone principale dell’inchiesta sul gas che ha un respiro più ampio in altri territori, partita da una denuncia del colosso Erg.
Ad Arese la collaborazione con il Buscaglia si era resa necessaria dopo le dimissioni a inizio 2010 in Smg dell’amministratore delegato Colombi che, espressione dell’ex socio privato Eon, era fino a quel momento l’alter ego di Zoccoli dal punto di vista tecnico.
“Era Colombi – spiega Zoccoli – che acquistava il gas sul mercato dai fornitori e stabiliva i prezzi di rivendita. Io, come secondo amministratore delegato, mi occupavo solo della parte gestionale. Quando Eon ha deciso di cedere il suo 25% di capitale, da lì a poco la funzione di Colombi è passata a Buscaglia con l’arrivo di Sige”.
E’ Buscaglia, quindi, che tra il marzo e il novembre 2010 compra sul mercato libero il gas per conto di Smg, anche se formalmente diventa direttore commerciale di Smg solo il 1° novembre 2010 con un contratto a progetto.
“Contratto – sottolinea l’amministratore delegato della società del gas aresina – recesso il 25 dello stesso mese, appena saputo delle indagini a suo carico”. Oggi Zoccoli non si fida più di nessuno. Per prima cosa ha eliminato la società di fornitura dalla quale il Buscaglia si era servito perché oggetto d’indagine e ha assunto su di sé anche le funzioni tecniche.
La denominazione della società fornitrice con cui Buscaglia ha fatto affari, che assicura Zoccoli non è la Convengas, resta però al momento celata in attesa che si chiarisca il quadro investigativo.
Intanto giova ricordare che stando alle notizie della prima ora, l’ipotesi sulla quale i pm Stefano Civardi e Adriano Scudieri starebbero lavorando qui ad Arese e che vedrebbero responsabili Buscaglia e/o altri soggetti pare sia l’aver lucrato oltre le normali provvigioni a spese della Smg tra un prezzo d’acquisto del gas maggiorato rispetto a quello originariamente stabilito.
“Se tale ipotesi dovesse trovare conferma – sostiene Zoccoli – è chiaro che Smg provvederà a far causa ai responsabili in quanto si sono verificati danni economici, patrimoniali e d’immagine e che il rientro delle eventuali somme lucrate saranno immediatamente stornate ai cittadini”.
Da parte sua il direttore della municipalizzata Gesem (che di Smg detiene la quota di maggioranza del 75%) spiega l’arcano dell’aumento delle tariffe del gas, oggetto di un intervento in consiglio comunale il 21 aprile scorso da parte del consigliere di minoranza (Pd) Giancarlo Giudici.
“Le tariffe mutano ogni anno perché nel mese di settembre vi è il cambio dell’anno termico. Noi operiamo sul libero mercato. Per cui il prezzo d’acquisto del gas può variare da un anno all’altro. Può essere più basso o più alto, a seconda di variabili quali il costo del petrolio, l’indicizzazione, i prezzi imposti dall’Authority dell’energia. Ovviamente il gas viene acquistato prima di settembre, verso maggio, giugno o luglio. L’aumento a novembre c’è effettivamente stato. Ma siccome successivamente il gas l’ho comprato io a un prezzo più basso rispetto a quello acquistato dal Buscaglia, siamo riusciti a far assorbire gli aumenti dell’indicizzazione prima dell’1,23 e poi del 2% senza aumentarlo più”.
Non sarebbe neppure vero, come è stato detto, che Smg operi sul mercato tutelato.
“Da quando lavoriamo – asserisce Zoccoli – siamo sempre stati nel mercato libero. Possiamo fare il prezzo che vogliamo. Dov’è la truffa? Dov’è che abbiamo gonfiato? E’ il cittadino che sceglie. Inoltre non si possono confrontare le bollette, perché da settembre a ottobre si parte su un altro anno termico. Per cui la fornitura di settembre non è quella di ottobre. Inoltre noi applichiamo le quote di distribuzione stabilite ogni anno dall’Authority dell’energia”.
Tutto nella norma e nell’onestà per quanto attiene all’opera di Smg. Ma buscaglia e company (da accertare) sono a parte.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario 6 maggio 2011)