Sony World Photography Awards 2024
14 Settembre 2024 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Arte, Bianca, Cronaca, Cultura, Eventi, Sociale |
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MILANO – Il Museo Diocesano ‘Carlo Maria Martini‘ ospita fino al 29 settembre prossimo la mostra fotografia dedicata ai Sony World Photography Awards, arrivati alla loro diciassettesima edizione, che rendono omaggio alle eccellenze fotografiche internazionali, evidenziando le opere e i racconti che hanno maggiormente colpito nell’ultimo anno.
Fra le fotografie presentate a Milano, spicca l’opera “Spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women” di Juliette Pavy, fotografa francese premiata come Fotografa dell’anno.
Il suo lavoro documenta le sofferenze delle donne groenlandesi per la campagna di contraccezione e sterilizzazione forzata imposta loro dalle autorità danesi durante gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso.
La sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali è stata invece sottolineata dal conferimento del Premio Sostenibilità, vinto dalla statunitense Kathleen Orlinsky con la serie “America’s First Wilderness”. Anche il progetto fotografico della Orlinsky, che mette in risalto il paesaggio, la fauna e la popolazione dell’area nota come Gila Wilderness, nel sud-est del Nuovo Messico, è esposto all’interno della mostra milanese.
O.T.R.
Ingresso diurno (Museo e mostra)
Martedì – Domenica, ore 10.00-18.00 (da piazza Sant’Eustorgio, 3)
La biglietteria chiude alle 17.30
Intero: 9euro/ Ridotto: 7euro
Ingresso serale alla mostra
Lunedì – Domenica, ore 17.30-22.30 (da Corso di Porta Ticinese, 95)
Ultimo ingresso in mostra alle ore 22.00
In orario serale è attiva unicamente la formula 12euro aperitivo a InChiostro Bistrot: + ingresso mostra
in orario serale non è possibile pre acquistare o prenotare l’ingresso alla mostra
Non sono attive riduzioni e gratuità. Non è possibile accedere con Abbonamento Card Musei Lombardia.
Attenzione: in orario serale, la mostra al primo piano non è accessibile a persone con difficoltà di deambulazione per presenza di barriere architettoniche. Il Museo Diocesano si scusa per il disagio