“Rho la città che cambia”. Nuovi finanziamenti da Regione Lombardia e Pnrr
27 Luglio 2023 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Cronaca, Infrastrutture, Locale, Nazionale, Politica |
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Sarà messo in sicurezza il Torrente Bozzente
RHO – Regione Lombardia ha destinato otto milioni di euro, di cui cinque reperiti dal Pnrr (Piano di ripresa e resilienza), per mettere in sicurezza le tombinature e gli argini del tratto scoperto del torrente Bozzente, quello che si sviluppa da Biringhello sino alla caserma dei vigili del fuoco. Lo scopo è di evitarne l’esondazione durante le piogge con la realizzazione di vasche di laminazione in grado di ridurre il flusso delle acque sia sullo scolmatore che nel tratto del torrente che attraversa Rho, in parte tombinato.
Il nuovo finanziamento porta da 58 a 63 le risorse economiche del Pnrr destinate al progetto complessivo: “Rho la città che cambia”.
Il progetto di fattibilità relativo alla ristrutturazione idraulica del torrente risale al febbraio 2021, allorquando in considerazione dei continui allagamenti, la giunta Romano incaricò allo scopo un raggruppamento temporaneo di professionisti. Fin da subito i professionisti evidenziarono l’ossidazione delle armature insieme a criticità idrauliche e al degrado strutturale.
Come illustra la nota stampa dell’attuale Amministrazione Orlandi che riprende la relazione dei tecnici, lo sviluppo complessivo a Rho del torrente Bozzente misura circa 4300 metri, 2330 dei quali tombinati. “A eccezione dei principali attraversamenti stradali – spiega – le opere di tombinatura sono state realizzate prevalentemente del corso degli anni 1960-1965 con la realizzazione di un condotto in calcestruzzo armato scarsamente interrato e conservando gli esistenti attraversamenti carrabili”, per cui tutti i tratti di tombinatura “presentano estesi deterioramenti del fondo dei condotti; irregolarità del piano di scorrimento; avanzata ossidazione delle armature delle solette di copertura dei condotti con riduzione delle sezioni resistenti fino ad osservarne anche la rottura; lesioni trasversali che causano filtrazioni d’acqua e accelerazione del degrado; presenza di cumuli di materiale trasportato dalla corrente sia di tipo inerte che vegetale”.
Fra i motivi del deterioramente anche il fatto che fino al 2012 il Bozzente fu utilizzato come asta fognaria fintanto che la società Capholding non decise di realizzare nuovi collettori fognari convogliando le acque nere al depuratore consortile di Pero.
Il progetto, oltre al consolidamento dei manufatti, prevede anche la realizzazione di un nuovo tracciato del torrente lungo via Magenta, eliminando una rilevante criticità dal punto di vista idraulico e rinaturalizzando una parte del tracciato che verrà realizzato, a vista, sul sedime storico del corso d’acqua.
O.T.R.