Un motore “Busso” ad Arese
10 Giugno 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Associazioni, Aziende, Cronaca, Cultura Locale, Eventi, ex Alfa Romeo, Locale, Politica |
Commenti disabilitati
|
E’ il dono dell’Alfa Romeo Club Milano alla Città
ARESE – Nel 2009 gli impianti dell’Alfa Romeo hanno smesso definitivamente di funzionare per lasciar posto a dieci anni di distanza a una riconversione che ha portato negli spazi della vecchia fabbrica milanese un mix di commercio e terziario. Ma la storia non va dimenticata, soprattutto quando è prestigiosa, e il 30 maggio scorso Andrea Vecchi, fondatore e presidente dell’associazione Alfa Romeo Club Milano, ha donato alla città di Arese un motore bialbero progettato da Giuseppe Busso, fra i più amati progettisti del Biscione dal popolo alfista.
La cerimonia di consegna si è svolta al centro civico Agorà, dove il motore è stato installato, alla presenza del figlio di Busso, Fiorenzo, degli ingegneri Giuseppe Satta Puliga (figlio di Orazio, il progettista che è stato anche vice direttore generale Alfa Romeo dal 1969 al 1973) e Alessandro Picone (quest’ultimo direttore della meccanica di Arese), il collaudatore Sebastiano Caprì,di Lorenzo Ardizio (curatore del Museo Storico Alfa Romeo), di Franco Patrignani assessore di Mandello del Lario, comune come Arese del gruppo Città dei Motori e di Giuseppe Augurusa, assessore alla cultura di Arese.
La donazione è avvenuta al termine di una conferenza-evento, organizzata dal club in collaborazione con l’amministrazione comunale in memoria di Giuseppe Busso, con la proiezione di video storici e i racconti di parenti e amici e che ha visto la partecipazione di un folto pubblico.
Andrea Vecchi, quarantasei anni, ha seguito ad Arese per dieci anni il marketing dell’Alfa Romeo in Piemonte, Liguria e Lombardia. In quest’ambito ha pianificato strategie di vendita, partendo dalla comunicazione all’analisi del prodotto fino all’organizzazione di eventi. A lui abbiamo chiesto com’è nata l’idea di donare il motore ad Arese.
“La nostra associazione – spiega – è nata una decina d’anni fa con l’obiettivo di promuove la nostra storia industriale abbinata al marchio Alfa Romeo che si intreccia con uomini di valore di Milano e non solo. Con la donazione del motore bialbero ad Arese abbiamo inteso trasferire ai giovani quello che tanti anni fa dei grandi personaggi, dei lavoratori, dei tecnici , dei manager facevano e producevano qui ad Arese che hanno reso grande l’Italia nel mondo”.
L’iniziativa su Arese rientra in un carnet di scelte che l’Alfa Romeo Club Milano sta portando avanti per promuovere la storia del noto marchio automobilistico milanese. “Questa di Arese – continua Vecchi – è solo una delle ultime testimonianza che vogliamo lasciare sul territorio. Per esempio a Milano, in via Scarampo, ci siamo battuti assieme all’associazione 25 Aprile, all’Anpi e ad altre tante associazioni affinché la fermata della linea 5 del metrò si chiamasse “Portello ex Alfa Romeo”, e non “Scarampo” com’era previsto inizialmente. E nel Parco del Portello, che ha preso il nome di “Portello ex industria Alfa Romeo”, abbiamo contribuito all’installazione per terra ogni tot metri di lastre di pietra con le immagini delle vetture prodotte dall’Alfa Romeo”.
Giuseppe Busso, era nato a Torino il 27 aprile 1913. Assunto in Alfa Romeo nel 1939, dal ‘48 al ‘77 è stato responsabile della progettazione di tutti gli organi meccanici delle vetture prodotte al Portello e ad Arese, comprese quelle da corsa.
Legato alla figura di Orazio Satta Puliga, Giuseppe Busso ha ideato modelli che vanno dagli anni 50, con la 1900 ,l’Alfetta, la Giulietta, fino ad arrivare al 1979 a ideare il motore V6, noto anche come “Busso“, che venne successivamente montato per ben oltre venticinque anni su vetture Alfa Romeo, Lancia e Fiat. Busso è morto il 3 gennaio 2006 nella sua casa di Arese.
Ombretta T. Rinieri