Promotori Culturali chiude il suo percorso
19 Luglio 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Arte, Associazioni, Bianca, Cronaca, Cultura, Cultura Locale, Eventi, Locale, Musica, Politica, Sociale, Spazio giovani |
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Sociale. Voluto dall’amministrazione e sotto l’egida dei Barabba’s Clown, Punto Groove e Nuova Musica, coinvolte scuole e oltre 27 associazioni in un calendario eventi culminato con “Labirinto Mare” di Marcello Chiarenza
ARESE – Questo mese volge al termine “Arese: la città dei ProMotori culturali”, un progetto nato tre anni or sono, finanziato da Fondazione Cariplo, con capofila i Barabba’s Clown insieme a Punto Groove, La Nuova Musica (scuola civica di musica Ricordi) e il comune, che ha registrato il coinvolgimento di altre ventisette realtà del territorio, tra compagnie teatrali e associazioni della cultura e del sociale.
L’idea di fondo era di ricollegare le due nature di Arese. Quella tipicamente verde, prima rurale contadina e poi di città giardino. E l’altra industriale e motoristica dell’Alfa Romeo. “Due identità – spiega l’assessore alla cultura Giuseppe Augurusa – che sono state forzosamente insieme, perché in realtà Arese non è mai stata una città industriale e questo rapporto con l’Alfa Romeo è sempre stato un rapporto di amore-odio. Amore per il marchio, per il lavoro. E odio per l’inquinamento che la fabbrica produceva”.
Fino agli anni 60 l’Arese borgo contadino abitato da 3mila persone. Dagli anni 60 in poi l’Arese verde cresciuta fino a 19mila abitanti, dal ceto soprattutto medio-alto, con sullo sfondo la fabbrica tanto contestata per l’inquinamento, ma pur sempre dal marchio storico e famoso di cui giovarsi per nome e prestigio a livello internazionale.
Ecco i due filoni alla base del progetto in sé. Uno rivolto specificatamente alla tradizione culturale rurale aresina per cui per esempio è stato fatto un lavoro di recupero delle vecchie canzoni contadine successivamente arrangiate dalla scuola di musica. L’altro il rapporto città-fabbrica attraverso una ricerca di tipo antropologica portata avanti dalla studiosa Giulia Valli.
“Il ragionamento fatto dell’amministrazione in questi anni – spiega Augurusa – è stato di ricordare l’Alfa Romeo come patrimonio della nostra storia e della storia della tecnologia italiana”. Perciò spazio ai simboli. Presso il centro civico “Agorà” è stata installata una paratia in metallo il cui profilo ricorda l’auto del pilota Fangio, lo stesso che c’è sulla rotonda d’ingresso del Museo storico. E sempre ad Agorà è stato installato un motore bialbero 1800 donato dal presidente dell’Alfa Club Milano Andrea Vecchi oltre ad audiovisivo e a un grandissimo collage fotografico con le glorie del passato.
Altro obiettivo di Promotori Culturali è stato quello di organizzare un percorso organico e organizzato degli eventi con l’idea di mettere in rete le associazioni cittadine per eliminare dal calendario eventi sovrapposizioni, competizioni e consorterie.
“La logica – precisa l’assessore – è stata quella di fare un po’ di ordine, perché l’offerta culturale di Arese è molto ampia e il calendario andava organizzato in modo da evitare che le persone si perdano delle occasioni culturali e di svago per mancanza d’informazione”.
Sono nati di conseguenza un sito e le “officine culturali” improntate su comunicazione, musica, teatro e si è pensato a un grande evento in grado di catalizzare tutte le forze in campo quale il teatro di comunità il cui esito finale è stato l’incantevole spettacolo “Labirinto Mare” del regista, scultore e scenografo Marcello Chiarenza,incentrato sulla creazione, e svoltosi la sera del 25 maggio sotto le stelle della pineta del Centro Salesiano. In una notte magica gli oggetti di scena alla cui realizzazione hanno lavorato i bambini delle scuole elementari, i ragazzi dello Young doit, gli studenti del liceo artistico Fontana e cittadini di ogni età, sono stati animati dagli stessi bimbi e ragazzi seguendo il canovaccio recitativo di Bano Ferrari dei Barabba’s Clown scritto da Chiarenza.
Nell’ambito de progetto, gli studenti del Fontana hanno anche realizzato cinque videoclip su centro storico, Centro Salesiano, museo Alfa Romeo, centro sportivo, centro civico, centro commerciale e Villa Valera per un’Arese policentrica.
Ma durante tutto il periodo del progetto i vari artisti organizzati da Promotori culturali hanno intrattenuto il pubblico nelle principali aree commerciali di Arese grazie anche a un furgone attrezzato con impianto audio e luci. Solo a titolo d’esempio Punto Groove ha coinvolto oltre ai propri allievi pure l’associazione Isola delle note, il gruppo rock 4Tunes, mentre lo spazio giovani YoungDoIt è stato fucina di idee, concerti e spettacoli. Ad Agorà è andato in scena lo spettacolo “Archetipo Mare” basato sulle immagini della fotografa Catharine Amato. E’ stato creato un recital letterario/musicale, dove le voci recitanti di Jacopo Veronese e Silvia Mercoli (della compagnia Latte Nero) si sono alternate alle voci cantanti di Eleonora Mosca e del chitarrista Andrea Massimo Fantozzi dell’Isola delle Note, insieme agli Arese Vocal Ensemble.
Ombretta T. Rinieri
pezzo pubblicato su “Il Notiziario” del 19 luglio 2019 a pag. 57