Consiglio comunale aperto sul commercio
14 Giugno 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Infrastrutture, Locale, Politica |
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LUNEDI’ – Una cinquantina di persone presenti, na solo due commercianti hanno segnalato problemi
ARESE – Lunedì scorso consiglio comunale aperto sul commercio di vicinato come richiesto da tempo dall’opposizione leghista. Tre ore di pacato confronto tra giunta, consiglieri, i commercianti di via Caduti Paolo Domante e Gianni Avanzo e il cittadino Stefano Madella. Snocciolati i vari problemi del centro storico.
Riaprire via Caduti
La chiusura di piazza Dalla Chiesa causa la crisi dei negozi. Questa la sostanziale denuncia di Domante con la contestuale richiesta di apertura della via. “Noi abbiamo in via Caduti dei clienti fedeli, che se non trovano parcheggio magari fanno un altro giro. Ma non c’è chi passa, si accorge del panettiere e si ferma. Inoltre, da mezzogiorno alle 16:30-17 non c’è nessuno. Si rianima un po’ per l’aperitivo. La via Dalla Chiesa saranno trenta metri. Un’auto può passare a 20 km all’ora con un controllo della velocità all’inizio e alla fine. Se siamo in piazza a chiacchierare e a mangiare il gelato ok, ma se la piazza è utilizzata per giocare a pallone o andare in skate, dietro c’è l’oratorio”.
Tavolini esterni
“Se c’è la gente l’idea è stupenda – ha considerato il commerciante – ma oltre che fattibile deve essere economicamente sostenibile. Tavolini e sedie da soli non si mettono e vuol dire avere il personale che gestisce le ordinazioni fuori, che entra ed esce”. “Io volevo capire la differenza tra permesso temporaneo e permesso permanente per l’occupazione del suolo – ha chiesto Avanzo – dato che sono stato il primo ad aver fatto il permesso per i tavolini in via Caduti partendo da 4 metri quadri e con orari molto ridotti. Si parlava dalle 19 alle 22. Finalmente sono riuscito ad avere dalle 18 alle 24. Se esiste un codice della strada per un permesso permanente come mai lo si dà per un permesso non permanente?”.
Tende e insegne
A causa del regolamento, in via Caduti non si possono mettere insegne e le tende parasole devono essere solo a cupolina. “Senza insegne, al di là della vetrina – ha detto Domante – non possiamo dare visibilità al negozio. Le cupoline, abbelliscono, ma non coprono fuori il parterre con gli eventuali tavolini”.
Parcheggi
L’amministrazione ha in programma di riformare il piano della sosta. Il progetto sconta però delle obiezioni. “A me fa piacere sentir parlare di regolamentare la sosta – ha detto Avanzo – ma in via Caduti è già regolamentata. E’ permessa trenta minuti dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, in concomitanza con l’apertura di tutti i negozi di vicinato. Ma la maggior parte dei parcheggi sono occupati perennemente da personaggi che hanno le attività in loco”. “Non c’è bisogno di spendere 200mila euro per mettere dei parchimetri – ha detto Domante – bisogna solo controllare e fare le multe”.
“Voglio sperare – ha detto Stefano Madella – che non stiate pensando di mettere il parcheggio a pagamento. Lo ha messo Rho. Io non vado più a Rho. Sempre sui parcheggi una maggiore attenzione a quelli per gli invalidi. In centro sono perennemente occupati da chi non ne ha diritto. Negli orari d’uscita delle scuole del Centro Salesiano le auto sono realmente sui muri. Anche volendo parcheggiare lontano, in centro non ci si può arrivare nemmeno a piedi”.
I bandi per i contributi
Si possono richiedere solo dopo aver anticipato le spese con propri soldi. “Il problema fondamentale – ha detto Domante – è che noi i soldi non li abbiamo”.
Cantiere centro storico
Quanto dureranno i lavori? Prima un pezzo e poi l’altro? Strade chiuse o passaggio delle auto?”, le domande principali. “Sono questioni importanti – ha continuato Domante – perché se lavoreremo meno l’affitto non ci sarà abbassato comunque”.
Luminarie
“Le luminarie sono fatte per i cittadini di Arese. Perché tutti i commercianti devono partecipare a un bando per farle mettere? – ha chiesto Avanzo – Non è più semplice che sia il comune a indire il bando per selezionare le aziende che le installano in modo da averle tutte uguali e conformi? L’anno scorso in via Caduti avevamo delle luminarie che facevano pietà e in via Sant’Anna non c’erano neanche”.
Eventi
“Per la riqualificazione del centro storico – ha detto Avanzo – ho sentito parlare dell’elettrificazione della via con delle colonnine per dare la possibilità ai commercianti organizzare attività fuori dal proprio negozio. Ma in centro si organizzano solo due eventi l’anno: la notte bianca e la festa del patrono. Gli altri eventi sono tutti nelle piazze. Perché poi dovrebbero essere i commercianti a pensare a degli eventi. Potrebbe farlo l’assessore al commercio oppure la pro loco. L’anno scorso ho organizzato fuori dal mio negozio uno spettacolo artistico-culturale e avevo chiesto il blocco stradale dalle 18 alle 20. Eppure dalle 18 alle 19 sono passate tutte le auto”. Domante ha invece chiesto di estendere gli venti del centro storico anche alle vie adiacenti.
Ombretta T. Rinieri
articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 14 giugno 2019 a pag. 66