Ferrara: “Mi dimetto per una forte ingerenza sulla mia attività lavorativa di giornalista”
3 Maggio 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Locale, Politica |
Commenti disabilitati
|
Colpo di scena- Il consigliere comunale leghista ha lasciato, ma con una forte accusa a “un assessore”
ARESE – Continua il clima di veleni all’interno del consiglio comunale di Arese tra maggioranza e Lega. L’ultimo colpo di scena il 30 aprile scorso con le dimissioni di Mattia Nicholas Ferrara. Il giovanissimo consigliere leghista ha letto le motivazioni della sua dipartita che lanciano un pesante sasso nello stagno. Durante il suo intervento nella fase delle comunicazioni lo streaming a casa non funzionava e solo pochi cittadini presenti al centro civico ne hanno potuto ascoltare direttamente le ragioni. A tal motivo se ne riporta qui di seguito il testo integrale.
“Dal momento del mio insediamento all’interno del parlamentino di Arese, avvenuto nel mese di ottobre, ci sono state occasioni in cui prendere la parola in questo consesso ha rappresentato per me un’opportunità tangibile e prestigiosa sia per poter dare voce agli elettori che ci e mi hanno scelto come rappresentanti politici alle ultime amministrative sia alle idee che un giovane, sempre destinatario di attestati di stima bipartisan – e questo va riconosciuto – può esprimere a favore della causa aresina. Una realtà istituzionale in cui posso dire di trovarmi bene, come detto nel mio primo intervento, “di lavorare sempre nell’interesse della nostra comunità” e che ben si coniuga con il mio percorso prima di studi poi politico.
Nelle scorse settimane però questo meccanismo magico e consolidato si è inceppato: sono infatti stato vittima di una forte e plateale ingerenza rispetto alla mia sfera lavorativa.
La professione giornalistica, a detta di un assessore agli indirizzi del mio datore di lavoro, non è compatibile con l’incarico di consigliere comunale. Un’osservazione, questa, che è stata condita con l’accusa alla testata stessa per cui collaboro di non essere imparziale e che ha avuto come conseguenza il serio rischio di dover rinunciare all’esercizio della mia attività professionale. E’ paradossale quanto accaduto nei miei confronti. E’ paradossale quanto queste parole abbiano avuto un effetto domino che mi porta ora a rassegnare le mie dimissioni dall’incarico che sto ricoprendo. Un gesto vile, che sicuramente si presterà ad opinioni, interpretazioni sulla coerenza o meno dell’impegno politico con quello giornalistico, che comunque mi sta costando caro e mi mette nelle condizioni di lasciare il mio posto a qualcun’ altro. Magari più coerente con i dettami della Giunta, che non so se fosse a conoscenza oppure all’oscuro dell’episodio, meno coerente invece con le buone intenzioni di un giovane, almeno per una volta, di poter dare un segnale di partecipazione in seno alle istituzioni.
Sono rammaricato prima di tutto come cittadino, che si è sentito invaso – lo giudico un vero e proprio intervento a gamba tesa nella mia sfera lavorativa – ma anche come membro della Lega. Infine, ma non per importanza, mi sono sentito tradito come giovane che voi ben conoscete e forse anche per questo una defaillance del genere è stata giudicata erroneamente ammissibile.
E’ stato un onore rappresentare in questa parentesi i cittadini aresini, che ringrazio per la fiducia accordatami, ma ora sono a fare un passo indietro. Grazie per l’attenzione. 30 aprile 2019. Mattia Nicholas Ferrara”.
Mattia Ferrara è un promettente giornalista alle dipendenze di una testata locale del territorio per la quale tuttavia non scrive di Arese. E’ infatti cronista su altri comuni. Stando all’interpretazione del testo delle dimissioni, parrebbe di capire che un assessore della giunta Palestra, di cui però non è stato fatto il nome, sia intervenuto sulla redazione di Ferrara recriminandone una incompatibilità tra la professione di giornalista e il ruolo di consigliere comunale, determinando così una pressione indebita poi scaricatasi sul giovane in un aut aut che l’ha costretto alla scelta delle dimissioni da consigliere comunale.
Ai nostri microfoni ha dichiarato: “Sono deluso perché si coprono. Le recriminazioni potevano arrivare da un esponente, per esempio, di Bollate su un mio contenuto. Ma qui è stato sottaciuto e questo mi ha dato fastidio più di tutto. Dopo la lettura delle mie dimissioni, l’assessore si era prenotata per intervenire, ma glielo hanno impedito. Così non c’è stata discussione”.
Con le dimissioni di Ferrara si crea per la seconda volta, dopo la vicenda del commerciante Elio Giuffrida, una nuova rotazione fra i banchi dei consiglieri leghisti. Il prossimo in lista per entrare in consiglio comunale a rappresentare il partito è l’attuale segretario della sezione cittadina Ezio Zaffaroni.
Ombretta T. Rinieri
articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 3 maggio 2019 a pag. 67