La Lega attacca su trasporti e sicurezza e chiede un consiglio aperto sul commercio
26 Ottobre 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Commercio, Cronaca, Economia, Edilizia, ex Alfa Romeo, Locale, Politica, Scuola, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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CONSIGLIO – La minoranza boccia le linee programmatiche – M5s critica la variante nell’ex Alfa Romeo e l’abbandono dei licei
ARESE – Il dibattito sulle linee programmatiche in seno al consiglio comunale di ottobre ha segnato un cambio di passo nella politica d’opposizione della Lega, piuttosto soft nel corso del primo mandato del sindaco Michela Palestra.
Il capogruppo Vittorio Turconi, nel motivare il voto negativo del proprio partito al piano politico-strategico della maggioranza, è andato giù duro su sicurezza e commercio. “Il programma tocca punti della campagna elettorale, ora già scomparsi, come la seconda guardia notturna di vigilanza. E cosa ha fatto questa amministrazione per dare una mano ai commercianti del centro? Zero. Avevamo chiesto di aprire la piazza? Poi guarda caso due giorni prima della campagna elettorale nasce il programma Giada (il quartierino commerciale attaccato alla chiesa Maria Aiuto dei Cristiani, ndr). Ricordo che i commercianti di Arese sono al Giada, alle Mimose eccetera. Quello che ho potuto constatare con mano è che si sta facendo di tutto per far fallire il centro. Faccio una proposta. Si organizzi un consiglio comunale aperto sul commercio e vediamo se i negozianti sono tutti contenti. Trasporti. Oggi se un giovane va a Milano quando torna non ha il mezzo per tornare a casa. E’ un programma che non ci piace e non diamo un voto favorevole perché è come dare una cambiale in bianco. Lo discuteremo di volta in volta e valuteremo”.
“Le linee programmatiche sono intenti di cui valuteremo l’attuazione in futuro – ha detto Michaela Piva del m5s – alcuni sono condivisibili e comuni al nostro programma elettorale. Per quanto riguarda l’ex Alfa non avete detto di aver approvato la variante da produttivo a commerciale e ciò raddoppierà la superficie commerciale. Ciò è in conflitto anche con la sostenibilità che vi proponete, perché è in concorrenza con i commercio di vicinato. Faccio inoltre notare che grazie allo sblocco del patto di stabilità sono state realizzate opere doppie. Non si rifà una piazza, non si rifà una biblioteca, non si doppia un bar all’Agorà dove già esiste un bar all’interno del centro sportivo. Bar che ci è costato 400mila euro di arredo. Sono state invece ignorate necessità come quelle dei licei di Arese. L’altra cosa che fa sorridere è il collegamento con mezzi pubblici su sede dedicata stimata in 150 milioni di euro, mentre a oggi ve ne sono solo 53 milioni. Gli altri cento da dove arriveranno? Che sono i tre quarti dell’opera. Se volete svendere il territorio noi non approviamo queste linee d’indirizzo”.
Scontata la difesa d’ufficio dei consiglieri di maggioranza, mentre il sindaco Michela Palestra filosoficamente ha ritenuto corretta la posizione della minoranza considerato che si è presentata alle elezioni amministrative con un altro programma politico. Ha però specificato. Sul commercio: “Le trattative sono a uno stato avanzato non solo sul Giada, ma anche su Mimose ed Einaudi. Per il centro storico si vuole ragionare con i commercianti su come intervenire in alcuni periodi con la pedonalizzazione”. Sui trasporti: “La gestione non è in capo ai comuni, ma in ambito metropolitano”. Sull’ex Alfa: “Non è corretto dire che la variante è stata approvata perché è ancora in corso la discussione sull’atto integrativo all’accordo di programma”.
E rivolta a Piva: “Lei poi può credere e non credere. Del resto è un tavolo che è in corso dal 2014 quindi è un tavolo non così semplice”. Da segnalare in casa Lega, la surroga del consigliere Elio Giuffrida con Mattia Ferrara.
Ombretta T. Rinieri
articolo (aggiornato) pubblicatosu “Il Notiziario” del 26 ottobre 2018 a pag. 65