Ad Arese tutto liscio. Fornaro: ‘Adesso non ci chiedano più nulla’
21 Ottobre 2010 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Locale, Politica, Territorio |
Il 12 ottobre 2010 la variante urbanistica da industriale a commerciale e residenziale necessaria all’avvio dell’Accordo di Programma dell’ex area Alfa Romeo é stata portata nei consigli comunali di Arese, Lainate e Rho. Nei primi due comuni è stata approvata. A Rho é invece stata bocciata con 15 voti contrari espressi dal centrosinistra (Pd, Idv, Indipendenti di Sinistra e Rifondazione comunista), di Massimiliano Polerà (An) e Fabio Valneri (Lega Nord), gli Indipendenti Mileti e Ivani. Si sono astenuti in 5 (3 leghisti e 2 Pdl, Lucio Mento e Lorella Borghetti). Solo 9 su 30 consiglieri i voti favorevoli.
Ma se a Rho si é fatto cadere l’Adp, é ad Arese che sono state fatte rivelazioni importanti sulla trasversalità politica del progetto, a dispetto dei cittadini e dei Comitati nati sul territorio in difesa di ambiente e vivibilità.
ARESE – (o.t.r.) – E’ passato liscio martedì notte in consiglio comunale il cambio parziale di destinazione d’uso delle aree ex Alfa Romeo da industriale a commerciale e residenziale come progettato nel terzo Accordo di programma licenziato in Regione Lombardia. Con undici voti favorevole, la maggioranza schiacciante del Pdl ha approvato la modifica nonostante il voto d’astensione di due consiglieri della Lega Nord e del voto nettamente contrario dei cinque esponenti del Pd. La piccola pattuglia della minoranza ha cercato di dare battaglia. Il capogruppo Giuseppe Augurusa ha sottolineato il dissenso trasversale che accompagnava l’Adp, nonostante l’apparente compattezza della maggioranza.
“Una recente battaglia della Lega Nord – ha specificato – è che il territorio non debba essere tempestato da centri commerciali, mentre sullo sviluppo del territorio ci sono idee assolutamente simili tra Pd e Udc. Il testo è pieno di dichiarazioni di principio, ma l’idea che emerge è quella di un’occupazione stabile e sicura basata sul centro commerciale ed è curioso che Fiat, fra i tre soggetti privati dell’area, dichiari di voler mitigare gli effetti della deindustrializzazione. Qual è l’elemento di compensazione? L’albergo? Il centro commerciale è il 10% dell’area, ma rappresenta il 100% del progetto. Dopo tredici anni la montagna ha partorito un topolino”.
“Quando penso a questo progetto – gli ha fatto eco il collega Enrico Ioli – penso sempre a come sarebbe stato bello se ci fosse stata una Regione che avesse rilanciato l’area invece di limitarsi ad adeguarsi agli interessi dei privati. Sull’immobiliare il progetto prevede classi in C, quando siamo già in B. Impatto zero vuol dire produrre l’energia invece di consumarla”. Nonostante le recriminazioni del Pd anche sulla mancanza di trasparenza della procedura, lo stralcio della viabilità dal progetto e l’incertezza sulla metro tranvia, a tarda notte l’accordo passava.
Così non è stato però a Rho. Questo il commento del sindaco aresino Gianluigi Fornaro: “Per sfiduciare il sindaco Zucchetti il Pdl di Rho ha trattato un accordo sovra territoriale che coinvolge altri comuni come se fosse stato un piano di lottizzazione. Con solo il 15% dell’8% della loro proprietà coinvolta nel centro commerciale hanno fatto saltare tutto l’Adp, quando Arese e Lainate erano andare loro incontro anche sulla ripartizione dei 5 milioni di euro di compensazione per il commercio. Ora bisognerà ripartire da capo. Non ci vengano in futuro a chiedere più nulla. Io guarderò ai miei commercianti”.
‘La Prealpina’ giovedì 14 ottobre 2010