Intervista a Turconi: “Non siamo contro il nuovo Adp, ma non firmiamo cambiali in bianco”
4 Maggio 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Centro sportivo Arese, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Infrastrutture, Locale, Politica, Sport, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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Lei è pro o contro al nuovo accordo di programma sull’ex Alfa Romeo che prevede un’altra variante da produttivo a commerciale della restante parte da riqualificare?
“Noi non siamo contro a niente – ha detto Turconi – ma non siamo quelli che firmano delle cambiali in bianco. Vogliamo vedere i progetti e capire. Tutto ciò che sarà a favore della cittadinanza ci vedrà favorevoli al cento per cento. Saremo invece degli ossi duri per tutto ciò che non sarà a favore della cittadinanza non solo del business”.
E’ una posizione molto simile a quella del sindaco Palestra…
“La Palestra non ha mai condiviso le carte e noi non sappiamo sui tavoli cosa sostenga. Non conosciamo i progetti. Noi facciamo un discorso di carattere generale nel dire che non siamo contrari a nulla ma che non siamo nemmeno a favore a niente. Noi vogliamo sederci ai tavoli, ma non come gregari, dove tutto è già stato deciso. Perché è vero che uno non può dire di no a questi mega progetti, ma è anche vero che puoi intervenire in un certo modo. Noi non vogliamo creare terrorismo psicologico, però i problemi vanno affrontati in maniera chiara. Non siamo contrari alla piscina olimpionica, ma diciamo anche all’imprenditore manda tre ruspe ad Arese per farci una bella piscinetta all’aperto. Tutto deve rientrare nel parlare con l’imprenditore. Perché altrimenti arriveremo che tutto sarà concentrato là e noi qui moriremo”.
Sembra che la piscina olimpionica sia stata accantonata da un pezzo e ora pare anche il palasci. Si sente invece parlare di cinema multisala. E’ vero?
“Sono tutte ipotesi. Non conosciamo il reale sviluppo della fase 3, della fase 4 e secondo me arriveremo anche alla fase 5. Teniamo presente che abbiamo tutta l’area di Garbagnate. Qualsiasi cosa si andrà a fare là il disagio in termini di viabilità lo si avrà anche su Arese. Bisognerà tenerne conto. Altrimenti si farà la fine di adesso che ci si è preoccupati di Arese e nessuno ha guardato a Lainate dove c’è il vero problema dell’intoppo e tutti ne pagano le conseguenze. Che non venga in mente di andare a imboccare l’autostrada da Arese a Lainate e non da Rho. E quante volte si arriva da fuori e c’è l’autostrada chiusa? Se sono tre i comuni coinvolti, sul tavolo vanno presi in considerazione tutti e tre”.
Con il ribaltamento del casello la situazione di Lainate dovrebbe migliorare. Peggiorerà quella di Arese?
“Non è il casello che fa la differenza. Bisogna creare delle corsie e degli ingressi preferenziali per il centro commerciale in modo da evitare mezz’ora di coda a chi non è diretto lì. Un modello Carugate, per intenderci. L’altro problema grosso sono i trasporti. Abbiamo i pullman dalle 7 alle 20.30. Ma se i ragazzi tornano da Milano dopo le 9 di sera, bisogna andarli a prendere in stazione delle Fs a Garbagnate o alla metropolitana di Rho fiera. È quasi uno spreco avere la MM a 2 km da Arese”.
Voi vi battereste per far arrivare la metropolitana in zona?
“Se dovessero proporci una metropolitana che entra in Arese penso che dire di no sia difficile. Però vedo difficile la proposta”.
Ombretta T. Rinieri
pezzo pubblicato su “Il Notiziario” del 4 maggio 2018 a pag. 67