Le donne, acqua nel deserto…Come le mimose
15 Marzo 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Associazioni, Cronaca, Cultura, Eventi, Letteratura, Personaggi, Sociale |
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BARANZATE – Domenica 12 marzo Ketty Carraffa, giornalista freelance, blogger, fotoreporter, scrittrice, documentarista, regista, autrice e conduttrice per Lombardia tv di “Sguardi al femminile”, docente di cinema e fotografia ha presentato a Baranzate il suo libro: “Le donne, acqua nel deserto…Come le mimose”, edito da La Serigrafia. Una raccolta di quattro racconti autobiografici di vittime di violenza, che continua il lavoro iniziato nel 2013 con il primo libro della collana “Come le mimose” che incentrato sulla discriminazione di sette donne sul lavoro ha aperto la “sequel” dedicata alla condizione femminile.
Alla presenza del sindaco Luca Elia e dell’assessore alle politiche sociali Rosanna Cervellera e dopo un’introduzione di Lorenza Mannino, presidente dell’associazione Divers’età, Ketty ha spiegato del suo impegno nel combattere ogni forma di violenza e come la cultura di genere dovrebbe unire senza distinzioni donne e uomini.
L’incontro è stato aperto dalla proiezione del videoclip “Io come gli Angeli”, da lei stessa diretto e prodotto nel 2014, dove Sara Sauta non è solo la cantante solista dei Polymenes autori del testo, ma soprattutto una delle protagoniste del libro di Ketty, che uscita da un tunnel di sofferenze ha trovato un riscatto nel suo lavoro d’artista.
“Racconto le donne come fonte di vita e rinascita, di tutte le società – afferma Ketty nell’introduzione del suo ultimo lavoro – Sono sempre vivi i ricordi delle donne che ho conosciuto durante i miei reportage nei villaggi del deserto del sahara, che vivono sole in attesa del ritorno dei mariti in guerra o in ricerca di fortuna in altri paesi: le donne sono la vita, la cultura, l’educazione e la ricerca continua della sopravvivenza per il futuro dei loro bambini e dei loro villaggi”. Acqua nel deserto, appunto.
“Come le mimose – continua – simbolo di movimento, colore e positività per tutti i giorni dell’anno…”, quindi “Mimose” non solo nelle ricorrenze del 14 febbraio (contro la violenza), dell’8 marzo (Giornata internazionale della donna) o del 25 novembre (Giornata mondiale contro la violenza sulle donne), ma per trecentosessantacinque giorni all’anno “…. Affinché, in special modo le ragazze, comprendano che la libertà e il rispetto delle donne, ereditati dalle “vecchie generazioni”, dalla civiltà e dalla democrazia del nostro Paese, siano valori da difendere e rispettare, sempre e per sempre”.
Seppure nel nuovo saggio, che si avvale di una prefazione della deputata Eleonora Cimbro e dei contributi di esperti che lavorano nell’ambito della giustizia, della comunicazione e dell’informazione, della sociologia e dell’integrazione sociale, le storie di violenza fisica e psicologica hanno avuto o cercano un esito positivo, sullo sfondo resta la percezione delle vittime le cui vite invece sono rimaste spezzate.
“Le donne – scrive Ketty – da sempre subiscono, giustificano, “tollerano” e denunciano (ancora poco), soprusi e violenze da parte degli uomini, conosciuti o sconosciuti che siano".
“Se tu mi fai male ferisci anche te…. – canta Sara- Ho ritrovato dentro me la forza di volare via perché una donna come me, sa di pretendere di più. Qualunque scelta io farò, il dolore si trasformerà in un’emozione grande che stavolta non mi ruberai. Io come gli angeli”.
Ombretta T. Rinieri