L’assessore regionale Bertolaso visita l’ospedale di Rho
13 Febbraio 2025 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, Infrastrutture, Locale, Nazionale, Politica, Sanitaria |
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Il Sindaco Andrea Orlandi accanto a Guido Bertolaso e ai vertici di Asst Rhodense. Ai lati il consigliere regionale Carlo Borghetti e Luca Elia Sindaco di Baranzate e alla guida della Conferenza dei Sindaci
RHO – L’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso ha visitato ieri il nuovo reparto di cardiologia subintensiva dell’ospedale di Rho, dove è stato installato e reso operativo un nuovo macchinario per la risonanza magnetica nucleare, facendo poi tappa alle strutture di ginecologia-ostetricia e pediatria. Presenti il sindaco Andrea Orlandi, il vice sindaco Maria Rita Vergani e il delegato del consiglio regionale Carlo Borghetti.
La prima pietra dell’ospedale di Rho fu posata il 27 ottobre 1927. La storia della sua costruzione è singolare. Al termine della I guerra mondiale, i rhodensi volevano erigere un Monumento ai Caduti. All’opera vollero partecipare i cittadini che donarono somme talmente notevoli che la municipalità decise di realizzare il nosocomio. Fra i maggiori benefattori si ricordano Benedetto Banfi, Virginia Bullani, Giuseppe Citterio, Paolo Goglio e Giulio Tavecchia.
La struttura ha quindi ben oltre novant’anni e risente dell’età. E’ quanto ha sottolineato il sindaco Andrea Orlandi parlando all’assessore Bertolaso in presenza dei dirigenti dell’Asst Rhodense nella speranza che Regione Lombardia oltre all’attenzione clinica pensi anche alla ristrutturazione dell’edificio.
Parole che non hanno lasciato indifferente Bertolaso il quale ha affermato come l’appuntamento abbia rappresentato “un momento importante per fare il punto sui progetti in corso e su quelli futuri per il potenziamento dei servizi sanitari offerti dall’ospedale, che si trovano in linea con l’obiettivo di miglioramento dell’assistenza ai pazienti della Regione Lombardia”.
Nell’incontro di Bertolaso con gli amministratori locali e con i medici e gli infermieri si è infatti parlato di investimenti futuri per migliorare il Pronto Soccorso, gli ambienti del reparto materno infantile, di quelli per la Neuropsichiatria.
Quanto ai medici di base, tema a Rho molto sentito, l’assessore regionale ha fatto riferimento alle interlocuzioni in corso a livello nazionale per chiarire se i medici di medicina generale debbano entrare nella dipendenza dal sistema sanitario nazionale o se debbano trovare una forma diversa d’impiego.
O.T.R.