Rifiuti: Gesem verso l’assorbimento in Cap Holding
20 Dicembre 2024 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Cronaca, Ecologia, Locale, Politica, Rifiuti |
Commenti disabilitati
|
NOVITA’- Percorso avviato in consiglio comunale con il voto della maggioranza e l’astensione dell’opposizione
ARESE – La gestione della raccolta rifiuti e del verde non soddisfala cittadinanza aresina, che da questo punto di vista trova la città non in linea con il decoro di cui è sempre andata fiera. Ne sono testimoni i numerosi volontari delle associazioni verdi che tutti i giorni girano con guanti e sacchetti e ripuliscono parchi e aree periferiche lasciate a se stesse.
L’amministrazione Nuvoli vuol cambiare linea e ha portato il 17 dicembre scorso in consiglio comunale una delibera sulla razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche che fra le novità (ma poi neanche tanto considerato le polemiche occupano il web) vi è la decisione, presa con anche gli altri comuni soci, di convogliare Gesem per la raccolta rifiuti sotto Cap Holding.
Nell’illustrare la delibera, il sindaco Luca Nuvoli ha parlato della “necessità di costruire un contenitore per la gestione dell’igiene urbana con una dimensione più importante dell’attuale superando le modalità degli appalti brevi” che Gesem affida per la raccolta. Questo sarebbe l’indirizzo più importante, ma nella realtà, dismettendo Gesem, Cap Holding ne acquisirebbe anche le altre competenze quali il servizio tributi, la segnaletica e la gestione delle case comunali.
“Cap Holding – ha detto Nuvoli – è la società che gestisce la rete idrica e una delle società più importanti in ambito pubblico esistenti in Italia di cui tutti apprezziamo la serietà e le modalità di lavoro. L’ambito di riferimento è il nord-ovest di Milano, ma è un’operazione che si sta portando avanti anche con altri comuni della provincia di Milano, a prescindere dai colori politici. Stiamo predisponendo i documenti di gara. Nel corso del 2025 ci sarà un subentro rispetto all’attività di Gesem per poi avere con decorrenza dal 1° gennaio 2026 Cap Holding quale soggetto cui affidare i servizi. L’ipotesi è di un piano economico finanziario con durata di medio lungo termine. Per quanto riguarda l’igiene urbana, tra i 12 e i 15 anni a seconda del peso degli investimenti che verranno fatti”.
In pratica, secondo la Giunta Nuvoli, Gesem è divenuta uno strumento inadatto rispetto alle nuove esigenze dei comuni, mentre Cap Holding sta facendo operazioni di aggregazione a livello di Città Metropolitana portando in pancia società che hanno delle competenze di carattere industriale in grado di aggregare diversi know how.
La delibera è passata con il voto favorevole della maggioranza e con l’astensione dell’opposizione la quale, pur essendo d’accordo in linea di principio, è però preoccupata per il destino dei dipendenti di Gesem (Andrea Miragoli, Fi) e ha recriminato sull’assenza di una chiara documentazione circa l’operazione in sé (Roberta Tellini e Gaia Balbo per le civiche).
Tellini ha anche colto l’occasione della discussione sulla cessione di Gesem come atto di fede per infilare una serie di domande scomode sul primo anno di gestione della rsa Gallazzi Vismara a parte di Sercop.
“Mi chiedo – ha detto – che quest’anno la Gallazzi è gestita diversamente rispetto all’anno scorso, i nostri anziani sono stati vaccinati in tempo? Qual è l’indice di mortalità paragonato ai tre anni precedenti nei sette mesi che sono trascorsi da quando avete fatto questa scelta politica della grande Sercop? Quali sono i tempi in cui oggi vengono ricollocati i posti letto che rimangono vuoti? Quali sono le scelte per le quali pensiamo sia giusto mandare in giro qualcuno a raccattare col cappellino in mano dei soldi per dare dei mezzi obsoleti a Sercop per non meglio specificate azioni di sostegno ambientale? Qual è l’utilità e il valore di un’operazione che ha visto la creazione di una società che gestisce le farmacie, che non è stata in grado di produrre un documento proprio sulla trasparenza perché sono stati messi e pubblicati documenti di un’altra società, che non è Asa, perché non abbiamo chiesto l’autorizzazione a somministrare i vaccini nei tempi previsti? Perché le farmacie non rispettano i giorni di apertura previsti anche quando sono di turno?”, eccetera.
E poi sul pezzo: “L’altra domanda è chi compra le quote della Gesem. Vogliamo parlare di quali sono le società? Se hanno un ruolo importante nei rifiuti. Cap oggi non ha un ruolo nei rifiuti. Sappiamo che all’interno di Gesem e della compagine societaria, ci sono delle visioni molto differenti. E ci sarà un comune che verosimilmente si sfilerà. Ho un po’ di timore rispetto alla grande dimensione. Non vorrei che nel momento in cui ci troviamo la discarica abusiva in via delle Industrie, dovessero passare 5 giorni prima di trovare qualcuno che attraverso un call center, dopo 25 minuti di attesa, ci passa un operatore che dice quando avremo un camion sul territorio lo manderemo a accoglierlo. Non è mancanza di fiducia. E’ stigmatizzare un metodo: non si può arrivare in un consiglio comunale e chiedere di votare a favore della più importante e storica partecipata di un comune senza sapere cosa sarà il percorso che ci porterà a questo”.
Per Massimo Cormanni (Fdi), pur condividendo l’obiettivo di migliorare il servizio, con la cessione di Gesem, si cede un monopolio “per cui la qualità della stessa poi dipenderà da dinamiche e ragionamenti più ampi, di territori più ampi difficili anche da controllare con il rischio di subire dinamiche diverse da quelle del territorio”, essendo più dell’idea di “assumere le responsabilità dei risultati anziché cedere a terzi” l’attività.
Breve e incisivo Gian Pietro Maffizzoli (Lega): “Credo che il problema di chi compra Gesem non siano i rifiuti, ma l’incasso delle tasse, quindi Tari, Tasi e le imposte dell’imu, perché è il pacchetto interessante di questa azienda”.
Ombretta T. Rinieri
Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 20 dicembre 2024 a pag. 66