“Stiamo mettendo mano alle case di via Repubblica ma facciamo fatica con Sansovino ad Aresesud”
13 Dicembre 2024 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Cronaca, Edilizia, Locale, Politica, Sociale, Territorio |
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AMMINISTRAZIONE – Intervista al vice sindaco Aguggini che ci spiega alcune problematiche
ARESE – Gli inquilini delle case comunali di via Repubblica soffrono da molto tempo del disagio di infiltrazioni d’umidità nei propri appartamenti a causa delle lastre rotte e o ammalorate del tetto. Ora la giunta Nuvoli ne ha deciso la sostituzione con pannelli dotati di uno strato superiore in lamiera preverniciata, provvedendo anche al rifacimento dell’orditura sottostante in listoni di abete per una maggiore tenuta rispetto alle infiltrazioni. I lavori sono stati affidati alla società bergamasca Globus e la spesa complessiva è di 91.199 euro.
Parliamo di questo intervento e di altri in programmazione con il vice sindaco Mauro Aguggini: “In via Repubblica l’amministrazione precedente – spiega – aveva inizialmente ipotizzato di fare un intervento complessivo molto grosso che riguardasse l’efficientamento energetico. Noi al contrario abbiamo preferito spezzettarlo in appalti piccoli perché il grande progetto avrebbe allungato i tempi a fronte delle emergenze. Così nei mesi scorsi abbiamo cambiato negli appartamenti tutte le caldaie autonome e ora stiamo mettendo a posto i tetti da dove piove dentro”.
Aguggini rassicura anche sul cimitero cittadino, altro luogo che necessita da molto tempo di interventi urgenti. “Faremo la gara entro l’anno – dice – in modo da far partire i lavori entro marzo aprile”.
Faticosa invece il passaggio ad Aresesud della consegna da parte della Sansovino del laghetto e del circostante parco pubblico. Passaggio che era calendarizzato già per lo scorso ottobre e che invece è nuovamente slittato.
“Noi – afferma il vice sindaco – abbiamo comunque portato in consiglio comunale una variazione nel bilancio di previsione che prevede la gestione del verde anche per quell’area dato che, prevedendo che l’anno prossimo sia in capo a noi, abbiamo aperto dei capitoli per gestire il taglio dell’erba e la manutenzione dell’area. Però a oggi la partita non è chiusa. La stanno giocando gli uffici. Personalmente sono un po’ stanco di sentirmi dare risposte interlocutorie nel senso che finché il cantiere non chiude, quella zona è chiaramente danneggiata sotto il punto di vista del decoro, vuoi perché il cantiere perde pezzi di copertura o per la plastica nel parco. È un cantiere e un cantiere non può rimanere tale per tutta la vita”.
Ombretta T. Rinieri
Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 13 dicembre 2024 a pag. 66