Lavori centro storico. Cittadini e commercianti organizzati in comitato promettono battaglia attiva
10 Ottobre 2024 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cittadini, Commercio, Cronaca, Infrastrutture, Locale, Politica, Sociale, Viabillità |
Commenti disabilitati
|
ARESE – Il 17 luglio scorso è nato ad Arese un Comitato apartitico di residenti e proprietari di immobili cui aderisce anche l’associazione commercianti per la salvaguardia del centro storico di Arese con garanzia del passaggio di persone, veicoli e merci, della sostenibilità economica degli interventi di riqualificazione e della preservazione del manto stradale esistente in sampietrini di porfido e di ciottolato.
Il Comitato chiede pure la riapertura al transito veicolare di piazza Dalla Chiesa, la limitazione dei disagi causati dai potenziali lavori e il mantenimento dei valori immobiliari e degli affitti.
Il programma prevede campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli organi istituzionali che abbiano il potere d’intervenire a tutela dei cittadini, azioni legali, il coordinamento con altre associazioni locali e nazionali con analoghe finalità e la collaborazione con l’amministrazione comunale.
L’azione è già partita. Il 24 settembre, poco prima del consiglio comunale, il Comitato ha fatto richiesta ai capigruppo di intervenire per organizzare in data 24 ottobre un’assemblea plenaria pubblica sul rifacimento della pavimentazione del centro storico e tanto il sindaco Luca Nuvoli che i consiglieri di maggioranza e minoranza si erano detti disponibili ad accettare l’istanza.
Ma, colpo di scena, il 7 ottobre l’amministrazione ha invece annunciato sui social per il 24 ottobre una propria assemblea per la ‘presentazione del progetto’.
“Siamo delusi e amareggiati per le modalità con cui il primo cittadino sta cercando di soffocare il dibattito pubblico, – ha detto la presidente del Comitato di cittadini e commercianti Mariagrazia Vinciguerra – noi abbiamo chiesto un’assemblea pubblica per ridiscutere il progetto, non un’assemblea nel quale il sindaco presentasse lo stesso progetto”.
“Pensavano di essere riusciti a chiudere la questione in estate – ha commentato l’ortolano di via Caduti, socio dell’associazione commercianti – con i residenti in vacanza, facendo due incontri alla tarallucci e vino che di fatto non hanno portato ad alcuna modifica di progetto; invece grazie al lavoro del nostro presidente Walter Lanticina sono finiti a fine ottobre a tornare a presentare il progetto”.
Ombretta T. Rinieri
Leggi anche:
Su centro storico, commercio, viabilità e lavori pubblici leggi anche:
E Arese studia come potenziare le sue tante ‘isole’ di negozi
Commercio da rilanciare, il piano Perferi
Il centro commerciale é temuto dagli esercenti
Critiche alla piazza. Perferi: “Volevamo valorizzare il centro”
Via Caduti/2, Commercio, in centro si vivono tempi difficili
Via Caduti/1 Mescolare forme d’arte, la ricetta anti crisi del ‘Kameha Meha’ (locale oggi chiuso)
“Senza concretezza il sostegno ai negozi di vicinato”
I soldi di Tea dati ai comuni di Arese e Lainate per i negozi di vicinato sono pubblici o privati?
Diffuse le cifre dei bandi a sostegno dei negozi di prossimità
La Lega attacca su trasporti e sicurezza e chiede un consiglio aperto sul commercio
La crisi dei negozi di Arese affonda le radici in un passato lontano
La chiusura dei negozi nelle città: fenomeno nazionale
Aumentate le aliquote di Imu e Tari
Commercio: parte la riqualificazione dei distretti
Feroce scontro tra la Lega e la maggioranza
Consiglio comunale sul Commercio: le risposte della Giunta
Il fondo per il commercio uno strumento per prolungare l’agonia dei negozi di vicinato
Il Comune ha 2,5 milioni per rilanciare il commercio
“Ecco come spendiamo i 2,5 milioni per il commercio”
Augurusa: “Accertare le responsabilità personali”
Via Caduti/ Ascocem, coinvolgere l’Arese Shopping Center in un vero rilancio del centro storico aresino (negozio oggi chiuso)
Arese restituisce a Regione Lombardia 75mila euro ed evita di subire penali e azioni legali
Massari: “Noi siamo stati il seme del bando. Altri dovevano svilupparlo”