Le auto moderne violerebbero la privacy. E’ quanto sostiene un gruppo di ricercatori della Fondazione Mozilla che ha analizzato sotto il profilo della privacy venticinque marchi dell’automotive: telecamere, microfoni e sensori osservano, ascolterebbero e raccoglierebbero informazioni sensibili come quelle mediche, genetiche, sulla “vita sessuale“, sulla velocità di guida, sulla musica ascoltata e i discorsi fatti in auto.
Tali informazioni verrebbero rielaborate attraverso “inferenze” e incasellando interessi, abilità e intelligenza delle persone.
I dati raccolti verebbero nell’84 per cento dei casi condivisi fra i marchi, nel 56 per cento forniti in modo informale alle forze dell’ordine e nel 76 per cento (diciannove) venduti.
Dei 25 marchi di auto recensiti, sembrerebbe che solo Renault e Dacia metterebbero a disposizione dei conducenti i dati raccolti su di loro convenendo che hanno il diritto di cancellarli in ottemperanza al regolamento europeo Gdpr sulla protezione dei dati personali.
Gli analisti di Mozilla affermano di aver chiesto direttamente spiegazione alle aziende campionate ma di essere stati sostanzialmente ignorati.
O.T.R.