Infrastrutture. Intensificati a Mazzo di Rho i lavori di messa in sicurezza del ponte
12 Novembre 2020 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Aziende, Cronaca, Edilizia, Infrastrutture |
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Grazie a un accordo con il ministero dei trasporti e con Città Metropolitana, in arrivo i finanziamenti pubblici per i lavori del ponte e della rotondadi via De Gasperi bloccati dal 2003
RHO – Si intensificano i lavori di messa in sicurezza del ponte Buonarroti di Mazzo. Da oggi il cantiere resterà aperto di giorno e di notte per le operazioni sulla campata che sovrasta le due linee ferroviarie.
La complessità dell’operazione riguardano innanzitutto la necessità di liberare le otto travi prima della loro rimozione lunghe ciascuna trentametri e pesanti diverse tonnellate. Inoltre, a causa del fatto che al di sotto del ponte vi è la linea ferroviaria con il continuo passaggio di treni , i lavori possono essere portati avanti solo di nelle ore centrali notturne e richiedono particolare attenzione affinché non cadano al di sotto dei materiali che possano compromettere la ripresa del transito.
La consegna del cantiere all’impresa vincitrice dell’appalto è avvenuta il 13 ottobre. Sono seguiti i lavori preparatori per lo “svaro”, ossia la rimozione completa delle travi che costituiscono la campata centrale, che sarà poi sostituita con nuovi manufatti. A procedere sono le aziende Tmg Scavi di Berbenno di Valtellina con una trentennale esperienza nel Nord Italia, in raggruppamento temporaneo d’Imprese con C9 Costruzioni di Bolzano, che ha lavorato alla manutenzione di oltre duecentocinquanta ponti in tutta Italia, e Cmm Rizzi di Vezza d’Oglio che recentemente ha contribuito alla costruzione del Ponte Polcevera – nuovo Ponte Morandi di Genova, occupandosi di montaggio e posa in opera delle parti metalliche del viadotto lato Levante.
Il ponte di Mazzo di Rho è un importante infrastruttura di collegamento di Rho con la tangenziale Ovest e con Milano da una parte e Malpensa dall’altra percorso ogni giorno da migliaia di cittadini.
Dopo diciassette anni dallo stanziamento originario e grazie a un accordo con Città Metropolitana, sono stati sbloccati in questi giorni otto milioni di euro a fondo perduto necessari a finanziare i lavori in corso del ponte e per la realizzazione della rotonda tra via Grossi e viale De Gasperi. I fondi erano stati destinati nel 2003 alla ex Provincia di Milano per le opere di compensazione viabilistiche legate alla realizzazione del polo esterno fieristico di Fiera Milano.
Consapevole dei problemi di sicurezza del ponte, nel frattempo il comune di Rho ha comunque portato avanti la procedura per eseguire i lavori finanziando con mezzi propri le indagini preliminari, la progettazione e l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza, stipulando un mutuo di 4 milioni con la Cassa Depositi e Prestiti, inserito nel bilancio previsionale 2019.
Contemporaneamente l’assessorato ai lavori pubblici si è attivato per intercettare i finanziamenti ministeriali e dialogare con Città Metropolitana alla luce delle nuove priorità viabilistiche emerse dal 2003 a oggi, fra cui la priorità della messa in sicurezza del ponte di Mazzo di Rho. Il pressing ha portato a un accordo siglato il 4 luglio 2019 con Città Metropolitana per il reindirizzamento dei fondi a favore del comune, ma non prima di un confronto a Roma con il Ministero dei trasporti dove è stata sottolineata la funzione strategica dell’infrastruttura alla fiera e a Mind. Con la delibera di Città Metropolitana dell’11 novembre scorso, il comune di Rho è divenuto soggetto attuatore delle opere di compensazione e quindi destinatario della totalità dei fondi stanziati nel 2003 per la loro realizzazione.
I fondi entreranno nelle casse comunali in due tranche: la prima metà già in questi giorni, e servirà interamente per i lavori del ponte, permettendo di devolvere il mutuo acceso su altri interventi; l’altra all’inizio del prossimo anno e sarà destinata al finanziamento della rotonda di viale De Gasperi e ad altre opere che saranno decise nei prossimi mesi nel quadro del progetto esecutivo.
Ombretta T. Rinieri