Pandemia. I 21 indicatori dei coefficienti di rischio del Sars-Cov-2
11 Novembre 2020 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Allarmi, Cronaca, Inchieste, Nazionale, Politica, Sanitaria, sars-cov-2 |
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ROMA – Il 30 aprile 2020 il ministro della salute ha emesso un decreto con cui si stabiliscono 21 indicatori volti a tenere monitorato in Italia il rischio della trasmissione non controllata e non gestibile del Covid-19. Dall’inizio di maggio, su base settimanale, questo insieme di indicatori contribuisce a produrre una classificazione del rischio (da molto bassa a molto alta) che tiene anche conto della resilienza dei servizi sanitari.
La raccolta delle informazioni e la classificazione viene realizzata dal ministero della salute con il supporto di una cabina di regia che coinvolge l’istituto superiore di sanità, le regioni e la pubblica amministrazione. Il frutto di questo lavoro sono report nazionali e regionali condivisi con le autorità sanitarie competenti, con le quali è stata censita l’evoluzione dell’epidemia nel Paese, rilevando ad esempio il cambiamento di fase e le accelerazioni nella trasmissione che si sono verificate dalla fine di settembre 2020.
Gli indicatori, di cui sedici sono ‘obbligatori’ e cinque opzionali, consentono di valutare tre aspetti: probabilità di diffusione, impatto e resilienza territoriale. Per ognuno di questi tre aspetti vi sono poi molteplici indicatori che indicano le criticità in base alle quali viene deciso di alzare il livello di rischio di una regione. Per esempio riguardo all’impatto, si considera se negli ultimi cinque giorni vi sono stati casi in persone sopra i cinquant’anni, se si è verificato un sovraccarico delle terapie intensive e/o delle aree mediche o se vi sono focolai che coinvolgono persone particolarmente vulnerabili.
Una volta raccolti i dati, ognuno dei quali ha delle soglie di ‘allerta’, e verificata la qualità degli stessi, si effettua un’analisi attraverso due algoritmi, uno per la probabilità ed uno per l’impatto. Combinando i risultati di questi in una matrice di rischio (allegata al Dm salute 30 aprile 2020) si calcola il livello di rischio stesso.
Più si riscontrano allerte relative alla resilienza territoriale, più deve essere elevato il livello di rischio immediatamente successivo.
O.T.R.