L’Arcivescovo ad Arese per la “Festa della Famiglia”
31 Gennaio 2020 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Religione, Sociale |
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VISITA PASTORALE – “La famiglia è un cammino verso il futuro che passa attraverso l’accoglienza, la cura, l’impegno”
ARESE – La visita pastorale dell’arcivescovo Mario Delpini ad Arese sabato e domenica scorsi ha coinciso con la Festa della Famiglia. Filo conduttore il futuro. Il futuro dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, degli adulti, della famiglia stessa che si realizza nel prendersi cura gli uni degli altri giorno dopo giorno con solidarietà e responsabilità.
Nelle sue omelie nelle chiese ‘ss Pietro e Paolo’, ‘Maria Aiuto dei Cristiani’ e ‘San Bernardino’ sul passo evangelico di Gesù ritrovato al tempio da Maria e Giuseppe fra i dottori della legge, Delpini ha centrato il senso su perdono, accoglienza e fiducia nel futuro.
Un pensiero speciale l’arcivescovo lo ha dedicato ai nonni consegnando loro la “Regola di Vita”, contrassegnata da dieci punti fondamentali. La prima riguarda l’amore verso i nipoti, che non deve esprimersi come accondiscendenza ai capricci ma essere benevolenza e condivisione di saggezza. Le parole giuste da usare con i giovani sono il secondo punto. Vanno scelte quelle legate alla loro esperienza. Gli argomenti sono l’amore, il sesso, i rapporti con gli altri eccetera.
Il terzo punto è il tempo per essere nonni. Per il riposo. Per l’essere sereni. Il quarto affronta la cura della salute, che non dev’ssere un’ossessione. Un’illusione di eterna giovinezza, ma l’accettazione del diventare vecchi.
Il quinto punto è la cultura dei nonni, intesa come offerta di memorie, di gesti indimenticabili e di insegnamenti per quanto è possibile. Il sesto è l’essere insieme, ossia una condivisione di buone relazioni nelle multiforme che vengono offerte alla terza età per avere buoni rapporti umani: dalla Caritas, alla banda, all’associazionismo.
Il settimo punto è la responsabilità. Chi è disponibile deve servire non per il proprio prestigio ma con senso di gratuità. L’ottavo è la fedeltà. Cioè l’onore dell’impegno preso, che va dalla cura del nipotino alla festa degli alpini. La pazienza è il nono punto. Armarsi di pazienza anche quando può sembrare di essere trascurati dai figli e dai nipoti. La pazienza, dice Delpini ai nonni, si deve esercitare anche versi se stessi di fronte alla malattia e agli acciacchi dell’età.
Il decimo punto è la preghiera a Dio, perché il Signore deve essere la base e la forza dei cristiani. E le preghiere devono essere fatte per tutti, per i vivi e per i defunti. “La preghiera – afferma l’arcivescovo – è fonte di pace ed esercizio di desiderio perché venga il Regno di Dio e quindi la speranza della vita eterna giunga a compimento”.
Ombretta T. Rinieri
Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 31 gennaio 2020 a pag.66