Rho reclama 8 milioni di euro fermi a Roma ai tempi della viabilità per la Fiera Rho-Pero
1 Luglio 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, Expo, Infrastrutture, Locale, Nazionale, Politica, Territorio, Viabillità |
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Degli 8 milioni, 4,5 sono necessari per la messa in sicurezza del ponte di Mazzo di Rho che collega il territorio alla tangenziale Ovest
MILANO – RHO – Nel quadro del completamento della viabilità del polo fieristico e di quella dell’area Mind che sta sorgendo a Rho e in vista delle Olimpiadi invernali 2026 Milano Cortina, il comune di Rho e Città Metropolitana hanno chiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risorse per 8 milioni di euro di cui 4,5 per la messa in sicurezza del ponte di Mazzo di Rho che passa sopra alla ferrovia. Il restante è per sostituire al termine del ponte l’attuale semaforo d’intersezione con viale De Gasperi con una rotatoria volta a rendere più scorrevole il traffico.
Sulla stessa lunghezza d’onda delle due amministrazioni anche Regione Lombardia, che su stimolo di una mozione presentata dai consiglieri Carlo Borghetti, Simone Giudici ed Elisabetta Strada, si è impegnata a sostenere presso Città Metropolitana e il ministro Danilo Toninelli l’attivazione dei finanziamenti per il consolidamento strutturale del ponte.
In particolare l’Amministrazione rhodense ha chiede al ministero delle infrastrutture di utilizzare parte delle somme a suo tempo già destinate all’esecuzione del progetto “Viabilità di accesso al nuovo polo Fieristico di Rho/Pero”, per il quale la Provincia di Milano (ora Città Metropolitana di Milano), fu individuata quale soggetto aggiudicatore delle opere accessorie quali quelle viabilistiche per cui il Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) aveva riservato un finanziamento pari a 8 milioni di euro.
L’assessore di Rho ai Lavori Pubblici Maria Rita Vergani ha spiegato in un comunicato stampa che al momento il transito sul ponte è stato interdetto ai trasporti eccezionali e ai mezzi pesanti, ma che per mantenere in esercizio il ponte si rende necessario intervenire entro l’inizio del 2020 per lavori di consolidamento statico di varia natura. “Questi lavori – ha reso noto – sono stati inseriti, prima d’ora, in due istanze (febbraio e settembre 2018) rivolte al Ministero dell’Interno, per l’ammissione a contributo economico finalizzato ad interventi di messa in sicurezza edifici e territorio; nessuna delle due istanze ha purtroppo avuto esito favorevole. Ora con l’occasione dell’avvio di Mind e delle Olimpiadi invernali del 2026, che avranno una location anche negli spazi della Fiera di Rho, mantenere la connessione viabilistica tra le due aree, in piena sicurezza, sarà fondamentale”.
A seguito del crollo del ponte di Genova, l’infrastruttura di Mazzo di Rho è stata segnalata nell’agosto 2018 come elemento di criticità a seguito del monitoraggio delle opere strutturali coordinata da Città Metropolitana su indicazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il ponte di Mazzo che collega Rho e i comuni limitrofi alla tangenziale Ovest è uno snodo fondamentale per l’intero sistema viabilistico del territorio alle porte di Milano e la sua eventuale chiusura, sottolinea la giunta Romano, renderebbe vana la stessa rotonda in corso di progettazione da parte di Città Metropolitana.
L’impegno economico rilevante è dovuto allo sviluppo dell’infrastruttura, (sviluppo complessivo di circa 250ml oltre alle relative rampe di accesso) alla necessità di intervenire per risanamento diffuso delle armatura, eliminazione criticità di fessurazione in appoggio travi e irrigidimento delle travature mediante la posa di fasce in fibra di carbonio. Necessita inoltre la sostituzione degli appoggi delle travi (n°8 per ogni lato delle n°10 campate), trattamenti finali di protezione, rifacimento parapetti laterali, comprese protezioni per la porzione centrale che insiste sopra la duplice linea ferroviaria, opere stradali di finitura e completamento.
Ombretta T. Rinieri