Consiglio comunale sul Commercio: le risposte della Giunta
14 Giugno 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Locale, Politica |
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No alla riapertura di via Caduti. Piano della sosta in arrivo. Nuovi bandi semplificati
ARESE – Riaprire via Caduti al flusso veicolare proveniente da piazza XI Settembre, oggi interrotto dalla chiusura di piazza dalla Chiesa. E’ questa l’esigenza principale di una parte dei negozianti del centro storico rappresentati al consiglio comunale aperto dello scorso lunedì 10 giugno da Paolo Domante e Gianni Avanzo.
Un appello che però l’amministrazione Palestra non intende accogliere. E’ una scelta politica precisa. “La piazza – ha detto l’assessore al commercio Roberta Tellini – è un luogo importante di aggregazione. Inoltre c’è una grande diversità di vedute anche fra gli stessi commercianti del centro. Per ovviare ai problemi sarà temporizzata la sosta davanti ai negozi”. E cogliendo un suggerimento della consigliera penta stellata Michaela Piva, ha parlato di colonnine ultra veloci a pagamento.
Più sensibile alle esigenze degli operatori di via Caduti il capogruppo della Lega Vittorio Turconi. “La riapertura di una carreggiata non comprometterebbe la piazza, che potrebbe essere chiusa in modo naturale con delle fioriere. Sono interventi che possono essere realizzati domani a costo zero. Il parere dei commercianti è quello che vale più di tutti, perché poi i soldi avanzano sui bandi. Questo consiglio lo abbiamo voluto noi per far emergere le criticità e migliorare le situazioni. Il commercio vive del passaggio della gente e c’è differenza tra l’avere davanti al negozio una piazza e avere una via. I problemi sono troppo diversi. Non si può studiare un qualcosa che va bene per tutti. Bisogna differenziare perché differenziata è la localizzazione del punto vendita. In una piazza metto fuori una tenda e sto lì anche in inverno. In una via non si può fare. Se metto i tavolini, tolgo i parcheggi. La riqualificazione del centro storico ha purtroppo degli interventi diversi da quelli delle altre aree. Il Giada, le Mimose, Dalla Chiesa, XI Settembre, Einaudi hanno davanti una piazza e i parcheggi. Via Caduti no. Inoltre sono stati fatti degli interventi per togliere la gente dal centro invece che portarcela. Prima pagavo le bollette in centro. Ora non più (la sede della Gesem è stata spostata, ndr). Stiamo delocalizzando la farmacia di via Vismara. Che attività ci sono in centro? Due sedi di partito, tre pompe funebri, agenzie immobiliari. Qualora ci fosse un piano del centro storico come gesto noi chiuderemo la sede della Lega a favore di un commerciante che vi entrasse. Il Giada ha attività commerciali a 360 gradi”.
Sui tavolini esterni, Tellini ha chiarito ad Avanzo la questione del permesso permanente e di quello temporaneo. Affonda le radici nella sicurezza. Dove è possibile i permessi sono permanenti, a patto che alla sera le sedie siano impilate e incatenate. In via Caduti, non essendoci gli spazi il codice della strada non lo consente. Si è optato per permessi temporanei serali quando il flusso veicolare è minimo e durante gli eventi. “Nella progettazione della riqualificazione proveremo a capire insieme a commercianti e uffici – ha detto Tellini – se vi siano i modi per poter offrire maggiori spazi a tutte le attività”.
“Si pagano anche errori di progettazione – ha rincarato Piva – come il parcheggio interrato che ha un’entrata su via Degli Orti invece che su piazza XI Settembre. I terminal dei parcheggi dovrebbero stare all’ingresso delle aree che servono”. “La mezz’ora di sosta deve valere anche per il parcheggio di via degli Orti e di quello dei Salesiani, sopra e sotto. Non dobbiamo spendere niente. Certo dobbiamo sottrarre la polizia locale da altri interventi. Ma nel momento in cui uno dovesse abusare della sosta sono soldi che entrano nelle casse del comune”.
“Il parcheggio interrato – ha colto al balzo Tellini – sarà il primo a essere interessato dal piano della sosta perché la temporizzazione della sosta in centro sarà quasi la conseguenza della regolamentazione di quello di via degli Orti. Con il piano della sosta messo a punto e la riqualificazione delle aree terminata sperimenteremo la chiusura del centro in alcuni momenti e orari. Dalle 19 di sera alle 8 del mattino per dare la possibilità a tutti gli esercizi commerciali di fare delle vetrine”.
I bandi per i contributi. Il primo bando per il commercio prevedeva finanziamenti al cinquanta per cento. “Ci siamo accorti che era un importo troppo grosso – ha spiegato l’assessore Giuseppe Augurusa che nel primo mandato Palestra aveva in portafoglio il commercio – e progressivamente abbiamo ridotto il co finanziamento al dieci per cento. Ciò significa che su un progetto di 10mila euro il commerciante ne doveva mettere solo mille. Ventun negozianti su 36 sono riusciti a innovarsi. E’ successo alle Mimose, in piazza XI Settembre, in via Resegone. Ora non c’è una fregola generale secondo cui per aiutare il commercio basta aprire una strada e dare dei soldi , perché anche quando dai dei soldi le cose non vanno bene. Noi facciamo le amministrazioni pubbliche. Dobbiamo sfidare degli elementi più grandi che sono la riduzione dei consumi, il livello dei servizi, la competitività del centro commerciale”.
“I bandi –ha detto Tellini – hanno visto lo stanziamento di 850mila euro e sulle linee guida dei bandi precedenti ci accingiamo a elaborarne un nuovo bando per cui cercheremo il più possibile di semplificare le procedure. Purtroppo spesso ci sono richieste che seppur di buon senso non sono accoglibili perché noi stiamo erogando del denaro pubblico con delle norme che sono le stesse cui è sottoposto l’ente pubblico. L’ente dà dei contributi che non verranno restituiti. Ma i contributi prevedono una compartecipazione del privato con fondi propri a raggiungere il valore del proprio progetto. Gli interventi dei bandi potranno riguardare l’efficientamento energetico e quello delle scorte di magazzino, l’insonorizzazione, l’abbattimento delle barriere architettoniche, nuove vetrine, l’acquisizione di sistemi di sicurezza interni all’attività”.
A riguardo e per una maggiore comprensione delle esigenze dei commercianti, l’assessore Tellini ha colto con favore la proposta della consigliera Piva di unire le commissioni urbanistica e del commercio.
Ombretta T. Rinieri
articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 14 giugno 2019 a pag. 66