Rigenerazione urbana, un primo progetto sul centro storico ci fu nel 2016
19 Aprile 2019 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Commercio, Cronaca, Economia, Locale, Politica |
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Ma non passò il vaglio del comune
ARESE – Nel 2016 cinque esercizi commerciali del centro storico di via Caduti presentarono in comune un progetto di start up che prevedeva il coinvolgimento del Csbno (consorzio interbibliotecario) per dar vita al Centro commerciale naturale del centro storico di Arese.
Il progetto partiva dalla considerazione che esistessero tra le istituzioni bibliotecarie e il commercio di vicinato dei punti di contatto quali la vicinanza e la capacità di parlare ai singoli cittadini, la capillarità sul territorio, la riconoscibilità, l’apprezzamento da parte dei fruitori/clienti.
In concreto venivano messe in campo cinque azioni. La prima partiva dall’identità del territorio del Centro commerciale naturale, coinvolgeva e formava i negozianti sui contenuti e sul valore della rete. La seconda studiava logo, grafiche e colori per un’immagine coordinata del distretto storico e ne realizzava il portale su cui atterravano i singoli punti vendita. La terza formava i commercianti sul web marketing e nell’organizzazione dei servizi di rete come logistica, consegne a domicilio, carta unica raccolta punti e rete wi-fi ad autenticazione unica per utente. La quarta azione avrebbe definito, organizzato e realizzato un programma annuale di eventi di animazione del territorio e promozione del commerciale storico di via Caduti. La quinta e ultima azione riguardava la gestione e l’organizzazione del Centro commerciale naturale con un budget definito per la sostenibilità nel tempo del progetto.
La sostenibilità economica successiva alla fase di start up sarebbe stata garantita dal volume di business incrementale che il sistema complessivo sarebbe stato in grado di generare una quota del quale sarebbe servita a sostenere i costi per i servizi e le tecnologie della rete.
Il Csbno sarebbe stato il primo anno del progetto partner operativo sostenendone i costi per intero e dall’anno successivo sarebbe diventato fornitore dei capofila per il mantenimento e lo sviluppo delle attività. Nell’insieme il progetto mirava a coinvolgere anche altri commercianti del centro storico con l’obiettivo ultimo di rivitalizzarlo.
Il progetto, però, non è passato al vaglio dell’amministrazione.
O.T.R.
articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 19 aprile 2019