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Centri commerciali, la commissione petizioni della Ue scrive a Regione Lombardia

Azione di pressione politica dopo le allarmanti previsioni su inquinamento di aria e suolo

 

ARESE –  La commissione petizioni del Parlamento europeo, a seguito dell’audizione delle petizioni degli esponenti pentastellati di Arese, Bollate e Cinisello Balsamo contro i centri commerciali sui propri territori,  ha inviato il 7 marzo scorso a Raffaele Cattaneo e Pietro Foroni, rispettivamente  assessori regionali all’ambiente e clima e al territorio e protezione civile, una lettera a firma della presidente Cecilia Wikstrom, con cui si informa Regione Lombardia di aver deciso di tenere aperte le petizioni stante le allarmanti previsioni d’aumento dell’inquinamento di aria e suolo nei tre comuni a seguito dei tre piani relativi all’allargamento e o costruzione di nuovi centri commerciali in quanto il loro comune denominatore, nel sostituire le fabbriche nella provincia milanese, “è il deleterio effetto cumulativo dei progetti d’infrastruttura che li accompagnano”.

 

La Wikstrom ha chiesto agli assessori regionali d’intervenire dando un segnale forte per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica nell’ambito delle rispettive competenze stato-regione-enti locali considerando che gli eurodeputati intervenuti in audizione hanno condiviso le preoccupazioni dei cittadini e sottolineato che “il problema della qualità dell’aria in Lombardia ha carattere strutturale e che il deterioramento  inconfutabile della salute della popolazione è in stretta connessione con la politica regionale di cementificazione e urbanizzazione, esasperate da un modello di sviluppo,  che punta sul trasporto e la mobilità stradale. Riferendosi poi ai progetti dei centri commerciali in questione, sopra dimensionati e fortemente impattanti sul territorio, si sono schierati a favore delle istanze dei cittadini per bloccarne l’esecuzione e por fine a tutte le trasformazioni radicali del territorio”.

 

Dall’audizione e dal dibattito sono emersi preoccupanti aspetti, rileva  la Wikstrom, relativi alla qualità dell’aria, agli indicatori della salute dei cittadini, alle previsioni di traffico e alle misure di monitoraggio, “eseguite in modo opinabile dagli stessi esecutori dei lavori, al punto da giustificare la contrarietà dei residenti all’espansione o alla creazione di mega-centri commerciali”.

 

Le petizioni rimarranno aperte fino a maggio di quest’anno in attesa della risposta alla lettera, che è stata mandata in copia anche ai sindaci Giuseppe Sala di Milano, Michela Palestra di Arese, Francesco Vassallo di Bollate, Giovanni Ghilardi di Cinisello Balsamo e a Maurizio Massari, ambasciatore rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea. Sulla base della risposta degli assessori regionali  la commissione petizioni  dell’Europarlamento valuterà se e come continuare con la petizione.

O.T.R.

pezzo aggiornato dell’articolo pubblicato su Il Notiziario del 15 marzo 2019 a pag. 66