Ex Alfa, la Regione accelera, ma Arese frena
30 Novembre 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Allarmi, Ambiente, Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Infrastrutture, Inquinamento, Locale, Nazionale, Politica, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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SKIDOME E IKEA – Il Consiglio comunale approva un Ordine del giorno che vincola l’ok per l’ampliamento al realizzo di infrastrutture, trasporti, ambiente e sviluppo occupazionale
ARESE – In questo mese di novembre ha messo le ali in Regione Lombardia l’atto integrativo all’accordo di programma dell’ex Alfa Romeo. Il 7 si è aperto il primo tavolo di lavoro, il 12 è stato consegnato in segreteria tecnica ai sindaci di Arese, Lainate e Garbagnate milanese il crono programma sull’iter di approvazione che prevede la pubblicazione (oggi) delle varianti urbanistiche per arrivare a portare in discussione l’approvazione dell’adp entro il 30 aprile 2019, ossia prima della scadenza del mandato del consiglio comunale e del sindaco di Lainate, Alberto Landonio.
Il 21 è stato pubblicato sul bollettino delle commissione parlamentare un emendamento alla Legge di Bilancio 2019, firmato fra gli altri dall’ex coordinatore regionale del Collegio di Vigilanza dell’adp Ugo Parolo, ora deputato, volto a togliere dalla perenzione i 53 milioni per il trasporto pubblico locale fermi dal 2004.
L’accelerazione, determinata anche da fatto che entro febbraio dovrà essere pronto il dossier da presentare a giugno per la candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026 cui farebbe gioco il previsto Skidome su Arese per gli allenamenti dei campioni italiani, ha allertato le amministrazioni comunali coinvolte.
I sindaci sarebbero usciti dalla segreteria tecnica contrariati per la volata imprevista a fronte ancora dei non ben definiti progetti e finanziamenti su infrastrutture, trasporti, occupazione e sistemi di tutela ambientali che una volta realizzati dovrebbero mettere il territorio in grado di affrontare, supportare, sopportare e tutelare i cittadini dal nuovo indotto traffico veicolare che le opere dell’atto integrativo comporteranno.
A prima vista, quello di piazza Lombardia parrebbe un atto di forza rispetto al protocollo d’intesa firmato il 30 luglio scorso dai tre sindaci di Arese, Lainate e Garbagnate con cui i primi cittadini si sono impegnati fra loro a sottoscrivere le varianti solo dopo un nuovo e dettagliato studio dei flussi di traffico con un focus sulla viabilità locale.
All’accelerazione regionale è seguito una certa preoccupazione sia da parte dei comitati cittadini che dell’opposizione grillina (vedi Notiziario di settimana scorsa sull’incontro organizzato all’Agorà sull’ex Alfa) che della stessa amministrazione comunale. Preoccupazione, quest’ultima, che è stata canalizzata martedì in consiglio comunale nell’approvazione di un ordine del giorno che ha impegnato giunta e sindaco Michela Palestra a ribadire nell’ambito della trattativa sui tavoli regionali quelle che il consiglio medesimo ritiene siano le linee guida inderogabili che debbano essere seguite. Ossia: 1) completamento delle opere viabilistiche già finanziate, ma non ancora realizzate (ribaltamento del casello di Lainate e relativo svincolo e variante Varesina) prima di dare avvio a successivi sviluppi nell’area; 2) nuovi e adeguati interventi viabilistici basati sugli studi del traffico in modo da rendere sostenibile l’incremento dei veicoli che transiteranno nell’area e allo stesso tempo tutelare l’abitato di Arese e la mobilità dei suoi cittadini; 3) la previsione di un servizio di trasporto pubblico efficace, efficiente e dedicato per il collegamento di Arese con Rho/Fiera e l’area ex Expo e l’area ex Alfa Romeo, unitamente alle garanzie sulle coperture economiche; 4) idonee garanzie sullo sviluppo occupazionale (possibilmente migliorative rispetto a quelli che sono gli standard di legge) e di impresa nell’ambito delle previsioni di trasformazioni funzionali dell’area; 5) la previsione di interventi di mitigazione dell’inquinamento atmosferico e acustico.
A distanza di un anno dalla mozione sullo stesso argomento approvata dal consiglio comunale il 30 novembre 2017 e a quasi quattro mesi dalla firma del protocollo di luglio, il nuovo odg manda a dire a Regione Lombardia come al momento non vi siano ancora elementi concreti in tema di progettualità.
“Siamo disposti a dialogare –ha detto la consigliera Chiara Varri (Pd) – ma non siamo disposti ad approvare l’adp a tutti i costi se non abbiamo soluzioni e coperture economiche per un trasporto efficiente pubblico, la viabilità, la mitigazione ambientale e l’occupazione stabile. Inoltre i tavoli tematici chiesti dall’amministrazione sono stati istituiti, ma lo stato di avanzamento dei lavori è parziale. Con questo odg chiediamo inoltre ai nostri cittadini di continuare ad avere fiducia nella nostra maggioranza. In questo paese ci viviamo anche noi e noi per primi vogliamo portare ad Arese un cambiamento sostenibile per tutti. Ribadiamo con forza la fiducia al sindaco Palestra che ha il mandato di rappresentare Arese ai tavoli”.
L’ordine del giorno, passato con i voti della coalizione di maggioranza e con quelli della Lega all’opposizione (unica contraria la consigliera del m5s Michaela Piva), impegna inoltre il sindaco a continuare a informare il consiglio comunale sul proseguimento dei negoziati inerenti l’atto integrativo dell’adp ex Alfa Romeo e a riferire le valutazioni espresse nello stesso odg al Collegio di vigilanza e alla segreteria tecnica affinché Regione Lombardia si faccia promotore in quanto ente preposto di ricercare le soluzioni idonee alle problematiche e alle tematiche riportare.
Ombretta T. Rinieri
articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 30 novembre 2018 a pag. 75