Ma sullo Ski dome Arese sconta la concorrenza di Selvino
19 Ottobre 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Cronaca, Economia, ex Alfa Romeo, Imprenditoria, Inchieste, Infrastrutture, Locale, Nazionale, Politica, Sport, Territorio, Turismo |
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Entrambi però hanno i detrattori. Arese per infrastrutture, trasporti e smog. Selvino per consumo del suolo
ARESE – I numeri dello ski dome aresino, se non sono cambiati dal 2016 a oggi, prevedono una pista di 350 metri di lunghezza e 60 di altezza e larghezza, un albergo e dei ristoranti. Si svilupperebbe nella parte dell’ex Alfa Romeo tra Arese e Garbagnate milanese e avrebbe un investimenti complessivo stimato di 65 milioni di euro. Sarebbe una struttura per lo sci alpino e quindi per lo slalom gigante e per lo snowboard.
Con l’esclusione fra le candidature italiane di Torino dalle Olimpiadi 2026 e la necessità di riconfigurare il masterplan tra Milano e Cortina d’Ampezzo, il polo alle porte di Milano potrebbe essere preso in seria considerazione per quanto attiene alla preparazione degli atleti.
Il dossier nel quale individuare i siti delle gare e degli allenamenti e come verranno distribuite le varie discipline dovrà essere presentato entro gennaio in modo da consentire ai commissari del cio di effettuare le verifiche prima della scelta definitiva di giugno a Losanna.
Stando al masterplan finora conosciuto, Milano sarà il luogo della cerimonia d’apertura, uno dei tre siti-medagliere e delle gare di hockey, pattinaggio artistico, pattinaggio velocità e short track. In Valtellina si terrebbero le gare di freestyle (Livigno), snowboard (Bormio) e sci di fondo (Santa Caterina Valfurva).
Cortina sarà invece la cornice di sci alpino, curling, bob, slittino e skeleton. A Predazzo, in Val di Fiemme, salto e combinata nordina. Ad Anterselva, in Alto Adige, del biathlon.
Il Coni istituirà un comitato che dovrà curare i dettagli dei vari capitoli del dossier. Nel comitato, quasi sicuramente, saranno rappresentate le parti sportive con la federazione e la parte amministrativa con le regioni, i comuni e gli altri enti pubblici.
Lo ski dome aresino potrebbe rientrare nel dossier come valore aggiunto a supporto del sistema.
In tema di ski dome, forse in Regione Lombardia si sta valutando anche l’ipotesi di Selvino, un progetto che viene avanti dal 2010. In gennaio di quest’anno si è infatti tenuta in piazza Lombardia la segreteria tecnica che avrebbe sancito il completamento di questa struttura alle porte di Bergamo e che ora si è in fase di Vas.
Sulla carta l’impianto comporta un investimento di 50 milioni di euro e si compone di una pista da sci lunga 500 metri per sci alpino, freestyle e snowboard, oltre a palestra, discopub, centro benessere, ristorante, bar, hotel, una sala meeting e un negozio di articoli sportivi. Il progetto è però contrastato dagli ambientalisti per il consumo di suolo e non è certo geograficamente centrale e attrattivo come sarebbe lo ski dome di Arese. Il quale a sua volta sconta le obiezioni politiche e ambientaliste su infrastrutture e trasporti.
O.T.R.
pezzo pubblicato su “Il Notiziario” del 17 ottobre 2018 a pag. 66