Censimento permanente Istat della popolazione e delle abitazioni. Le domande
10 Ottobre 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Allarmi, Bianca, Cittadini, Cronaca, Locale, Nazionale, Politica, Sociale |
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Le domande del censimento Istat della popolazione e delle abitazioni restituiscono informazioni sugli individui (genere, età, luogo di nascita, cittadinanza, formazione, titolo di studio, condizione professionale, tipo di lavoro svolto, mobilità) collegandole con quelle familiari (numero di componenti, le loro caratteristiche e quelle dell’abitazione in cui vivono) e con quelle relative al territorio (luogo di residenza).
Al dipendente comunale/rilevatore Istat si dovrà riferire lo stato di famiglia: celibe/nubile, coniugato, separato/a di fatto o legalmente, divorziato/a, vedovo/a, unito/a civilmente, già in unione civile per interruzione dell’unione (equiparato alla separazione di fatto), già in unione civile per scioglimento dell’unione (equiparato al divorzio), già in unione civile per decesso del partner.
Si prosegue con l’anno del matrimonio o dell’unione civile e con lo stato civile dell’ultimo matrimonio o dell’ultima unione.
Via poi alle domande sulla cittadinanza, ossia se italiana, straniera o apolide (nessuna cittadinanza), se la cittadinanza è dalla nascita o no, dov’è nata la madre, dov’è nato il padre. Se si è mai abitato all’estero e quando ci si è trasferiti in Italia, dove si abitava l’anno precedente a una data precisa, in quale alloggio, in quale comune italiano o se all’estero. Se si abita l’alloggio da meno o da più di 18 mesi. E anche per quanto tempo si intende rimanere nell’alloggio, se per meno di tre mesi se per più di tre mesi ma fino a un anno oppure se oltre un anno.
Nelle schede personali di ogni componente della famiglia si dovrà riferire il titolo di studio più elevato conseguito, dove lo si è conseguito (se in Italia o all’estero), se si sono conclusi corsi di formazione professionale regionale/provinciale pari o superiori a sei mesi cui si accede con il diploma di scuola secondaria superiore, se si è iscritti a un corso di studi e se in una determinata settimana si è frequentato un corso di aggiornamento.
Dopo gli studi è la volta del lavoro. E quindi se si è lavorato in un determinato periodo dell’anno, se in forma autonoma o alle dipendenze e in questo caso con che contratto e se il lavoro che si svolge è a tempo pieno o parziale.
Mestieri e professioni da incasellare sono: 1) operaio o di servizio non qualificato (bracciante agricolo, bidello, manovale edile, collaboratore domestico, lavapiatti, usciere, facchino, inserviente di ospedale, netturbino, addetto alle stalle); 2)addetto/a a impianti fissi di produzione, a macchinari, a linee di montaggio o a conduzione veicoli (conduttore di carrello elevatore, addetto all’assemblaggio di apparecchi elettrici, camionista, conducente di taxi, addetto ai telai automatici, conduttore di laminatoio, addetto al fratoio); 3) attività operaia qualificata (muratore, meccanico, installatore di impianti termici, calzolaio, sarto, falegname, fabbro, tappezziere); 4) coltivazione di piante e/o allevamento di animali (contadino, frutticoltore, allevatore di bovini, piscicoltore, rimboschitore, giardiniere, pescatore); 5) attività di vendita al pubblico o di servizio alle persone (esercente di negozio, vigile urbano, parrucchiere, cuoco, cameriere, agente di polizia, assistente di volo, baby sitter, badante, commesso di vendita); 6) lavoro esecutivo d’ufficio (addetto di segreteria, operatore allo sportello postale, centralinista, operatore amministrativo, addetto allo sportello); 7) attività tecnica, amministrativa, sportiva o artistica a media qualificazione (infermiere, ragioniere, geometra, tecnico elettronico, perito informatico, atleta, rappresentante di commercio, addetto al traffico aereo, agente assicurativo); 8) attività organizzativa, tecnica, intellettuale, scientifica o artistica a elevata specializzazione (medico generico o specialistico, professore universitario, attore, musicista, insegnante elementare, ingegnere, chimico, agronomo, avvocato, farmacista); 9) gestione di un’impresa o dirigenza di strutture organizzative complesse pubbliche o private (imprenditore, dirigente di partito, dirigente nella pubblica amministrazione, direttore d’azienda, presidente di tribunale, dirigente scolastico, prefetto); 10) militare di qualsiasi grado nelle forze armate italiane – esercito, marina, aeronautica, carabinieri (generale, colonnello medico, maresciallo capo, carabiniere, aviere, sottocapo).
Risparmiamo tempo e scrittura sulla lunga elencazione del settore di attività economica in cui si deve collocare l’azienda per cui si lavora o di cui siete titolari.
La scheda personale della persona di riferimento termina con anche le domande sugli spostamenti per raggiungere il luogo di studio o di lavoro.
A cascata si dovrà rispondere alle domande su coniuge e figli e sull’aggio dove si abita: di che tipo (abitazione, container, baracca, roulotte, camper, hotel, casa di riposo ecc.); se è un’abitazione bisogna indicare se trattasi di villa/villetta monofamiliare, bifamiliare o plurifamiliare oppure se in un condominio); da chi è occupato (da una sola famiglia o da più famiglie) e a che titolo si occupa l’alloggio (se di proprietà totale o parziale, se in usufrutto o riscatto, in affitto o ad altro titolo quale gratuito, prestazioni di servizio, ecc.).
Della casa si dovrà indicare chi ne è il proprietario (persona fisica, impresa, cooperativa, stato, regione, provincia, comune, ente previdenziale, Iacp, Ater o altro), di quanti metri quadrati è e di quante stanze si compone. Se il riscaldamento è centralizzato o autonomo e come è alimentato (metano, gasolio, gpl ecc. ecc) e se vi è un impianto fisso di aria condizionata.
Vanno indicate anche le caratteristiche dell’edificio (residenziale o non residenziale), l’anno di costruzione quanti interni vi sono e il piano dove si trova l’alloggio in cui si abita. Di quanti piani si compone la palazzina e se c’è l’ascensore. A ogni modo la piattaforma di raccolta dei dati sfrutta anche il patrimonio informativo su individui, famiglie e abitazioni già in possesso della pubblica amministrazione.
Dopo i beni immobili si passa ai beni mobili. Perciò quanti veicoli si possiedono, se si hanno uno o più box o posti auto.
Fra le informazioni finali, facoltativamente, si possono fornire o no telefono fisso e o cellulare e un indirizzo di posta elettronica (che però, se volete la copia del questionario sarà necessario fornire).
O.T.R.
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