Le Olimpiadi invernali si faranno ad Arese?
21 Settembre 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Infrastrutture, Locale, Nazionale, Politica, Sindacale, Sociale, Sport, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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EX ALFA – Facciamo il punto della situazione sull’ampliamento. E per la pista da sci c’é una prospettiva …
ARESE – Mentre nel consiglio comunale di fine luglio il sindaco Michela Palestra veniva messa sulla graticola dalla minoranza penta stellata per una ritenuta poca trasparenza sull’atto integrativo all’adx ex Alfa Romeo in discussione sui tavoli regionali, a palazzo Pirelli l’assessore agli enti locali Massimo Sertori si affrettava nello stesso periodo a emettere un comunicato in cui rendeva nota la ripresa dei colloqui post elettorali in seno al Collegio di Vigilanza con Città Metropolitana, Arese, Lainate e Garbagnate.
SERTORI
Stando al virgolettato di Sertori, l’incontro è servito a fare il punto sull’avanzamento dell’Atto integrativo all’Accordo di Programma con l’aggiornamento degli studi su viabilità e trasporto pubblico locale e per raccogliere la disponibilita’ degli enti locali a proseguire nel percorso di approvazione” dell’atto che, come è noto, prevede un ampliamento delle funzioni commerciali, ricettive e produttive e nuove strutture per palasci, ricerca, cura della persona e intrattenimento. Già messi sul piatto quasi 4 milioni di euro per realizzare a Lainate un nuovo sottopasso all’autostrada A8, per realizzare una rotatoria fra Rho e Lainate e completare a Garbagnate la via Trattati di Roma. Altri 3,6 milioni di euro sono invece preventivati nei comuni di Arese, Garbagnate, Lainate e Rho per opere in ambito ambientale e viabilistico.
Il comunicato di Sertori, pur richiamando “a ulteriori approfondimenti tecnici con i comuni”, di fatto apre concretamente all’investimento privato dato che ammette come l’obiettivo in Regione sia quello di “coniugare il completamento dello sviluppo dell’area con i rilevanti investimenti che potranno essere messi in gioco, sia in termini economici che di posti di lavoro, unitamente alle esigenze territoriali delle comunita’ residenti legate alla viabilita’ e al collegamento del trasporto pubblico con Milano”.
LA CORNICE
Allargando sull’area, in settembre dovrebbero completarsi gli spazi logistici di oltre 40mila mq da mettere a disposizione di piccole e medie aziende attive in diversi settori. Il polo è in portafoglio al fondo GO Italia I, sottoscritto da Green Oak, che ha avviato l’attività nell’ottobre 2016 e ha un patrimonio di sei impianti logistici nel Nord Italia. C’è da chiedersi come ciò interferirà negativamente con l’incubatore d’impresa del comune di Arese i cui capannoni dovevano da mesi già essere stati rogitati ma di cui non è chiaro se il processo è poi andato a buon fine. Di sicuro vi è che nella verifica di bilancio, fra la riduzione delle entrate, Arese ha dovuto portare in detrazione i 12mila euro che erano stati preventivati per i canoni degli 11mila mq dei capannoni dell’incubatore. Del resto il settore è in flessione: nei primi due trimestri 2018 il volume complessivo delle transazioni nel real estate (circa 3,3 miliardi di euro) è diminuito del 40% rispetto allo stesso periodo del 2017 (dati Cushman & Wakefield).
Il commercio resta però fra gli obiettivi primari degli investitori con particolare riferimento ai centri commerciali (55% del volume retail) considerati grandi poli d’ attrazione per gli acquisti. Ingegneri e architetti di queste strutture sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale (aria, luce e verde) e all’allestimento per invogliare la clientela a soffermarvisi a lungo. Il primo a puntare su legno e luce fu nella nostra zona il Carrefour di Limbiate surclassato ora da Arese divenuto una città nella città. Ma le dimensioni e la qualità di Arese saranno presto a loro volta surclassate nel 2021 dal centro commerciale che Westfield sta costruendo a Segrate su un’area di 185mila mq nell’ex dogana alle porte dell’aeroporto di Linate: parcheggio con 10mila stalli; 300 negozi; 50 boutique; 50 ristoranti; un Uci Cinemas con 16 sale che potranno ospitare fino a 2500 spettatori. Le stime parlano di 17mila posti di lavoro e di 20mila operai edili che saranno necessari per realizzare il complesso. Il flusso di visite sarà pari a 60mila persone al giorno.
LE DOMENICHE
Ma a tutto questo tenta un freno la riforma dell’orario di lavoro del governo Conti, che pensa di ridurre l’apertura domenicale dei punti vendita. Riforma temuta nel settore: un recente sondaggio condotto ad Arese dal Sole 24Ore tra lavoratori e imprenditore de “Il Centro” fa temere infatti fra gli operatori tagli al personale e riduzione del fatturato a fronte di costi fissi già contabilizzati.
LE OLIMPIADI
Rimane la suspense Olimpiadi 2026. Nel progetto di Marco Brunelli vi è infatti la realizzazione del palasci. Non è un segreto per nessuno che nel qual caso la candidatura di Milano passasse al Cio, il progetto avrebbe una chance in più. Con il ritiro di Torino, il masterplan del Coni dovrà essere rivisto e sette anni da qui ai Giochi Invernali è un tempo durante il quale tutto è possibile. A favore, oltre al tempo, giocano anche gli equilibri di governo a Roma e nelle regioni di Lombardia e Veneto.
Ombretta T. Rinieri
pezzo pubblicato su “Il Notiziario” del 21 settembre 2018 a pag. 74