Ex Alfa Romeo, nel 2018 sfitti i capannoni industriali del polo alle imprese
10 Settembre 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Cronaca, Economia, ex Alfa Romeo, Imprenditoria, Infrastrutture, Lavoro, Locale, Politica, Scuola, Sociale |
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Mancati introiti per 12mila euro. Il dato emerso dalla verifica di bilancio 2018
ARESE – A 15 milioni la spesa corrente di quest’anno. Il dato è emerso dalla verifica degli equilibri di bilancio fatta in consiglio comunale a fine luglio. “Anche quest’anno – ha detto l’assessore al bilancio Luca Nuvoli – confermiamo la tendenza a diminuire la spesa corrente mantenendo inalterata la qualità dei servizi”.
I maggiori costi sono imputabili a 257mila euro per le spese di carattere sociale per la presa in carico di alcuni minori imposta dal Tribunale di Milano.
Segue una partita di giro tra entrate e uscite per 400mila euro relativa ai bandi per il commercio per la ristrutturazione dei centri commerciali di vicinato “Mimose” e “Giada”. Fra le entrate straordinarie vi sono invece 200mila euro legate al Conai per materiali da smaltimento, mentre fra quelle mancate vi sono i 12mila euro dei canoni di locazione degli 11mila metri quadrati di capannoni siti nell’ex Alfa Romeo per il polo dei servizi all’impresa, ex incubatore , inizialmente previsti nel bilancio 2017-19.
Le variazioni in conto capitale sono i costi del mancato completamento delle opere pubbliche della palestra della scuola media “Silvio Pellico” di via Col di Lana, del seminterrato della scuola elementare “Don Gnocchi” di via dei Gelsi, della ristrutturazione dell’ala vecchia del palazzo municipale e della mancata realizzazione della rotonda vicino al “Grancaffé”.
“Rivediamo un segnale preoccupante – ha pungolato la grillina Michaela Piva – che la spesa corrente torni con 885mila euro di oneri di urbanizzazione, mentre in una buona gestione dovrebbe tornare con le entrate correnti. Se per stare in piedi dobbiamo costruire, non è un buon segnale. Abbiamo tanti beni immobili nuovi e non abbiamo poi i fondi per mantenere quelli esistenti”.
Conciliante Nuvoli, che ha risposto a Piva che terrà conto dei sue sollecitazioni e che quando verranno create le commissioni vi sarà la possibilità di discutere nel merito le tematiche di bilancio. “Rischia invece di essere fuorviante – ha puntualizzato Nuvoli – associare gli oneri di urbanizzazione a un tema di costruzioni. Cinque anni fa abbiamo approvato un pgt che sostanzialmente bloccava qualsiasi tipo di nuova costruzione, tanto è vero che in questi anni non abbiamo avuto sul territorio non urbanizzato nuove costruzioni ma si è data la possibilità di lavorare su ristrutturazioni o comunque di fare lavori su aree già urbanizzate. Quindi gli oneri di urbanizzazione che noi abbiamo utilizzato derivano da situazioni pregresse. In tema di entrate e uscite, noi ci stiamo preparando a bilanci futuri con sempre meno risorse derivanti da oneri di urbanizzazione, mentre ci troviamo davanti alla scelta di diminuire i servizi e quindi tagliare le spese oppure aumentare le entrate. Fin quando noi saremo nella condizione di poter evitare entrambe le situazioni e utilizzare risorse alternative fra cui gli oneri di urbanizzazione derivanti da opere o ristrutturazioni in aree già urbanizzate credo che questa sia la soluzione ottimale”.
Ma per Piva gli introiti vanno trovati per esempio nel sanzionare “Il Centro”, che non avrebbe assunto il numero delle persone promesse contravvenendo agli obblighi contrattuali. “Questa è una voce – ha ribattuto – che dovremmo secondo me mettere fra i crediti da esigere. Anche in modalità rateizzate per non mettere in difficoltà l’operatore”.
“Le commissioni – è invece intervenuto Vittorio Turconi della Lega – hanno delle tempistiche non brevi. Nel chiarire gli argomenti, il concetto è quello di intervenire un attimo prima”.
“Volevo chiarire che gli oneri di urbanizzazione – ha specificato la responsabile del settore finanziario Maria Teresa Faldetta – sono utilizzati per manutenzioni ordinarie sugli edifici, sulle scuole e sul patrimonio dell’ente. Per questo si trovano nella spesa corrente. Mentre le manutenzioni straordinarie si trovano in conto capitale. Inoltre le entrate e le spese correnti sono quest’anno maggiori rispetto agli altri anni perché vi sono delle entrate straordinarie di circa un milione e 400mila euro. Sono quelli che fanno aumentare decisamente il totale delle entrate e delle relative spese correnti. Poi, il capitolo dei minori ha una previsione di assestato di 270mila euro e viene aumentato di 257mila euro a causa dei decreti dei tribunali. Infine vi è la delibera dei 125mila euro per le spese legali della vicenda Facs e la modifica del piano triennale delle opere pubbliche. Abbiamo verificato anche gli equilibri potenziali degli anni 2019-20 e riteniamo che alla fine dell’anno prospetticamente il comune di Arese possa rispettare il saldo di competenza finanziaria”.
Ombretta T. Rinieri