Pd primo partito ad Arese, ma in calo di consensi
9 Marzo 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Cronaca, Locale, Nazionale, Politica, Politica |
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ELEZIONI-Cresce M5s, svolta nel centrodestra con la Lega a due cifre e Forza Italia in netto calo
ARESE – Con il 26,71% di voti al proporzionale della Camera il Pd si conferma ad Arese primo partito, ma perde 5,2 punti percentuali rispetto alle amministrative del 2013 quando totalizzò da solo, appoggiando la candidata sindaco Michela Palestra, il 31,91 per cento. Una percentuale questa che fu addirittura più alta di quella raggiunta nello stesso anno dal Pd di Pierluigi Bersani alla Camera dove totalizzò il 25,42% e al Senato dove salì un pochino di più con 27,43 per cento dei voti. Segno che il renzismo ha provocato transfughi dal partito anche ad Arese. Almeno 315 teste se contiamo i voti andati a Liberi e Uguali che alla Camera ha totalizzato il 2,75 per cento.
Con le amministrative alle porte il partito democratico avrà da che riflettere sulle strategie da sviluppare per la prossima campagna elettorale considerato la svolta epocale del panorama politico italiano.
A livello nazionale, nel giro di cinque anni il Movimento 5 stelle è passato, da solo, dal 25,55% al 32,66 per cento dei voti. Ad Arese, nel 2013, dove si presentava per la prima volta, prese di botto il 10,59 per cento dei voti conquistando uno scranno. Sempre nello stesso anno, alle regionali, prese il 14,33% e portò a casa nove seggi. Oggi, con le elezioni del 4 marzo scorso, in Regione Lombardia arriva al 17,80 per cento e i seggi diventano tredici.
Da segnalare, a proposito del M5s, il successo personale all’uninominale della Camera dell’attivista aresina Michaela Piva votata da 2249 aresini, il 22,29% dei voti dietro ad Andrea Crippa della Lega (49,73) e a Giancarla Marchesi (39,69).
Dopo Piva, però, le percentuali scendono a una cifra: 2,8 per Giovanna Pranio, 0,76 per Lorenzo Cavalali, 0,59 per Giovanni Bergamini, 0,5 per Maria Rosaria Ferraresiu, 0,38 per Matteo Mottini, 0,16 per Ciro Attanasio e 0,1 per Antonio Iosso.
Nel centrodestra la Lega, divenuta partito nazionale, raggiunge con il 19,71% le due cifre percentuali anche ad Arese, la prima cittadina del collegio di Bollate. Collegio dove totalizza nei sedici comuni il 25,53%, piazzandosi al secondo posto dietro al m5s che raggiunge il 26,91% dei voti (vedi tabella a pagina 58).
Alle politiche del 2013, anno in cui la Lega si presentò agli elettori aresini fuori dalla coalizione di centrodestra, si era fermata al 7,94 per cento. Salvini può dunque cantar vittoria pure dalle nostre parti. Considerato anche il 21,49 conquistato su Arese alle regionali di quest’anno: 29,64% è la percentuale definitiva su tutta la Lombardia (28 seggi).
Nel centrodestra si sono dunque rivoltati i ruoli. Forza Italia nello spoglio aresino delle politiche 2018 non va oltre il 15,62%, mentre l’Udc, che ha espresso per ben due mandati il sindaco Gino Perferi, si è completamente dissolto (solo 86 voti, lo 0,75%). Dipartita iniziata nel 2013 quando smembrato in due liste civiche già allora non raggiunse il 6 per cento. Un triste tramonto considerato che l’Udc totalizza solo due voti in più di quelli di Casapound (84). Desolante anche il risultato della lista civica Popolare Lorenzin: solo 33 voti, lo 0,29 per cento. Fanalino di coda il Pri, storico partito della prima repubblica, che ha ricevuto la x da soli undici elettori.
Tiene, infine, lo zoccolo duro di Fratelli d’Italia, che persa la dicitura An a favore di Giorgia Meloni, ha totalizzato il 3,84 % dei voti. In linea con il suo trend storico.
Guardando ai candidati alle Regionali 2018 del territorio, in corsa con Gori correvano fra gli altri il sindaco di Lainate Alberto Landonio e Antonella Omini, quest’ultima nel 2013 in lista con Unione italiana. Landonio ha totalizzato ad Arese 54 preferenze. Omini ventiquattro.
Ombretta T. Rinieri
articolo pubblicato su Il Notiziario del 9 marzo 2018 a pag. 66