Ex Alfa: “I 50 milioni per Arese ci sono tutti!”
2 Marzo 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Area Metropolitana, Cronaca, ex Alfa Romeo, Infrastrutture, Inquinamento, Locale, Nazionale, Politica, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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ADP -La certezza nell’incontro di martedì del sindaco a Roma con i vertici del dicastero e dell’agenzia
ARESE – E’ ufficiale. I cinquanta milioni messi a disposizione dal governo Berlusconi con l’adp 2004 per l’ex Alfa Romeo ci sono e sono tutti a disposizione di Arese. La conferma martedì nel corso di un incontro che il sindaco di Arese Michela Palestra ha avuto a Roma con il capo di gabinetto e il dirigente tecnico del Ministero dello sviluppo economico che si occupa delle infrastrutture. E’ la prima conseguenza positiva della lettera di richiesta al Mise e a Invitalia che Palestra ha firmato a gennaio insieme al governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni e al sindaco di Città Metropolitana Giuseppe Sala per sdoganare i fondi fermi in bilancio da quattordici anni. Un successo.
“C’è la conferma ufficiale – racconta il sindaco al ritorno dal suo viaggio in capitale – anche se io, al di là di certi elementi fuorvianti e un po’ complicati del commissario prefettizio, ne ero già certa per aver fatto i dovuti riscontri insieme alla presidenza di Regione Lombardia prima di sottoscrivere la richiesta al Mise. Trovate queste risorse e la convergenza da parte di Regione, Città Metropolitana e comune di Arese per impiegarle su un trasporto pubblico di connessione tra l’ex area Alfa Romeo e l’area Expo ora si può avviare un percorso di concretezza”.
Le risorse trovate da sole non basteranno a realizzare un trasporto su rotaia in quanto per la metro tranvia sono ipotizzati costi attorno ai 100-120-150mila euro. Per la metropolitana dieci volte di più. Però dal non avere nulla ad avere individuato una cifra, comunque importante, significa per Arese aver avviato un percorso che insieme all’attenzione di Mise e Invitalia sulla partita dare una prospettiva di valore all’investimento. Ora gli ulteriori passi riguarderanno l’avvio di un progetto preliminare, la sua fattibilità, il quadro economico di riferimento e lo sviluppo del progetto.
La palla passa a Invitalia. Che dovrà capire se metro tranvia o metropolitana. La prima ha costi ipotizzati attorno ai 100-120-150mila euro. La seconda molti di più. “Ma non c’è da scoraggiarsi – afferma Palestra – perché da cosa nasce cosa. Intanto abbiamo trovato questi milioni e la disponibilità di invitalia e del ministero a metterli a disposizione. Se il tema è di avere un bacino economico importante c’è da dire che il percorso è stato avviato in un momento in cui si sta insediando il polo Uman Techno per il quale il tema del trasferimento è importante. Inoltre vi è l’opportunità di investire sul trasporto pubblico anche per attrarre sul territorio aziende di valore. Questi temi verranno portati all’attenzione del tavolo tecnico che si andrà ad aprire”.
Con le elezioni anche amministrative alle porte i tempi sono stretti. “Vorrà dire che ci toccherà rimanere –scherza il sindaco aresino – In questi mesi che mancano, marzo, aprile e maggio bisognerà attivarsi affinché la parte tecnica di Invitalia lavori assieme al territorio sulla costruzione del progetto in modo da consegnare alla parte politica, appena è pronto, un quadro di approfondimento strutturato. Siamo a un momento di svolta. Dobbiamo agganciarci oggi alla trasformazione in corso di Expo per ragionare su un tavolo anche su cosa possa esserci di valore riguardo all’ex Alfa Romeo. Dobbiamo riuscire come istituzione a guidare il cambiamento. C’è la necessità di lavorare culturalmente su un piano diverso. Il che vuol dire fare del trasporto pubblico un’alternativa valida per portare qualità sull’area. Qualsiasi azienda con un minimo di sviluppo si pone oggi il tema di come raggiungere l’area dove si insedia. Inoltre in futuro cambierà la maniera di muoversi. Oggi si parla di eliminare i diesel. Domani di eliminare le macchine. Non ci si può ostinare a costruire strade, strade e strade. Il futuro è un’altra roba e prima ce ne renderemo conto in termini di investimenti pubblici, prima determineremo la rapidità del cambiamento che ha come effetto l’attenzione all’ambiente. Il trasporto pubblico è lo strumento che abbiamo per decongestionare il traffico e migliorare la qualità dell’aria. È il filone verso cui bisogna guidare gli investimenti. E’ una responsabilità degli amministratori pubblici”.
Ombretta T. Rinieri
articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 2 marzo 2018 a pag. 75