M5S. Incontro pubblico sul’adp ex Alfa Romeo
21 Febbraio 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Ambiente, Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Inquinamento, Lavoro, Locale, Politica, Sanitaria, Sociale, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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Azioni su più fronti per contrastare l’approvazione dell’atto integrativo.
ARESE – Domenica 18 febbraio si è tenuto al “Forum delle associazioni” un incontro indetto dalla sezione aresina del m5s incentrato sulla trasformazione dell’area ex Alfa Romeo cui hanno preso parte il consigliere regionale uscente del movimento Stefano Buffagni, il deputato Stefano De Rosa candidato alle elezioni regionali, l’aresina Michaela Piva candidata portavoce aresina e candidata alla Camera al collegio uninominale e Orazio La Corte autore del libro insieme a Giuseppe Fabbri: “Sistema Sesto. Storie di Tangenti nell’ex Stalingrado d’Italia”.
L’incontro è stato introdotto da Michaela Piva che ha illustrato con una relazione accompagnata da slide il progetto dell’atto integrativo all’accordo di programma sull’ex Alfa Romeo in discussione sui tavoli regionali che prevede l’allargamento dell’attuale centro commerciale, l’arrivo di Ikea, la realizzazione di un palasci e di un polo di servizi del terziario.
“In Lombardia – ha spiegato Piva – si assiste da qualche anno ad una rincorsa all’apertura di sempre nuovi centri commerciali, di dimensioni sempre maggiori. Questi mall sono spesso molto (troppo) vicini tra loro e finiscono per farsi concorrenza l’uno con l’altro. Alcuni esempi di centri commerciali previsti o realizzati: ampliamento del centro commerciale Auchan di Cinisello, ampliamento centro commerciale di Carugate, nuovo centro commerciale di Cascina Merlata, nuovo centro commerciale Westfield a Segrate e nuovo centro City Life Shopping District. Tutto questo dimostra che non c’è alcun piano serio di sviluppo del territorio da parte degli organi di governo a livello regionale e comunale”.
Sottolineato come i centri commerciali determinino ripercussioni negative sui piccoli negozi che non riuscendo più a competere si ritrovano a dover abbassare le saracinesche determinando nelle città una perdita di qualità della vita in termini di depauperamento dei servizi utili alla popolazione residente.
Fra gli altri effetti negativi, anche quelli sulla salute, prevalentemente per malattie oncologiche e respiratorie. “Purtroppo – ha continuato Piva – l’apertura di un centro commerciale così grande ha richiamato un grande numero di visitatori, determinando un enorme aumento del traffico veicolare. I valori del pm10 rilevati dalla centralina di Arese nei primi tre mesi del 2017 sono stati tra i più alti della provincia di Milano”, pari a 47 giorni di superamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo.
Se la situazione è già così difficile oggi, “Cosa accadrà quando al traffico di veicoli diretti al centro commerciale, si sommerà quello dei visitatori diretti all’Ikea e all’impianto sciistico?”, si è interrogata l’esponente del m5s, “Sicuramente – ha considerato – i rischi per la salute aumenteranno e i cittadini di Arese si ammaleranno di più di quanto già non stia accadendo a causa dell’aumento degli inquinanti”.
Al fine di contrastare tale eventualità, il m5s ha promosso una petizione da presentare alla Commissione europea chiedendo la sospensione dell’iter dell’atto integrativo all’adp ex Alfa Romeo e la riformulazione di un piano che escluda ulteriori destinazioni d’uso commerciali e ludiche di massa.
In tema di occupazione, annunciato un esposto alla Corte dei Conti sulla correttezza delle sanzioni da applicare alla proprietà del centro commerciale in seguito alla mancata assunzione a tempo indeterminato del numero corretto di cittadini aresini e lainatesi e del personale delle aziende in crisi, che invece si era impegnata a fare con la sottoscrizione dell’atto unilaterale d’obbligo dell’adp 2012. Secondo il m5s il danno erariale sarebbe di 91 milioni di euro.
Sarebbe infine un cavallo di troia l’idea di una metro tranvia per risolvere il problema del traffico veicolare. “La proposta circa un ipotetico mezzo di trasporto su rotaia – ha detto Piva non risolverà di certo i problemi del traffico veicolare diretto al centro commerciale e all’Ikea. Il cosiddetto trenino rappresenta solo un poco efficace tentativo di compensazione, che alla fine andrà comunque a vantaggio dell’operatore, che ancora una volta vedrà aumentare il proprio profitto a scapito della salute dei cittadini di Arese”.
Secondo il m5s il criterio che sta muovendo le scelte politiche sui territori è di carattere speculativo in quanto, a detta di Piva “il cambio di destinazione urbanistica dell’area Ex-Alfa da produttivo a commerciale determinerebbe un incremento di valore per l’operatore di oltre 250 milioni di euro.
Ombretta T. Rinieri