Palestra risponde a Seregni: “I soldi ci sono”
16 Febbraio 2018 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Infrastrutture, Locale, Nazionale, Politica, Territorio, Trasporti, Viabillità |
Commenti disabilitati
|
LA REPLICA – Trasporto pubblico ex Alfa-Expo, “Partita verificata con Regione Lombardia e Invitalia”
ARESE – Il sindaco Michela Palestra risponde colpo su colpo alle critiche espresse nei giorni scorsi dal portavoce dei comitati cittadini Passaparola e I Love Arese Massimiliano Seregni sulla richiesta dell’amministrazione al governo Gentiloni circa il recupero delle somme perenti per il trasporto pubblico ferme a Roma dal 2004. L’intento della prima cittadina non è di polemizzare con Seregni ma di chiarire l’azione avviata, seppure sul finire della legislatura, firmando insieme al governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni e del sindaco di Città metropolitana Giuseppe Sala la lettera di richiesta ai ministri Pier Paolo Padoan e Carlo Calenda (vedi ultimi due numeri Notiziario).
“La lettera è l’esito – specifica Palestra – di un lavoro di verifica sulla permanenza di questa partita economica eseguita da Arese e dall’ufficio di presidenza di Regione Lombardia in seguito al quale il 14 dicembre scorso ho incontrato Domenico Arcuri, l’amministratore delegato di Invitalia (l’agenzia governativa per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ndr), che ricordava bene la partita in quanto al vertice dell’agenzia dal 2007. Ho incontrato Arcuri, che ha confermato di aver già dato in passato la disponibilità dell’investimento sul trasporto pubblico tra l’ex Alfa Romeo e l’area Expo, nella consapevolezza che il pacchetto economico è ancora in bilancio e non attribuito. La lettera è quindi un primo passo per dare concretezza alla realizzazione di un collegamento pubblico tra le due aree”.
Seregni, richiamando delle affermazioni della commissaria prefettizia Anna Pavone del 2013, sottolineava invece che tali risorse (decine di milioni di euro) erano venute meno dopo che Rho aveva bocciato la sua partecipazione all’adp e che comunque si trattava di risorse destinate anche ad altre aree industriali.
“E’ vero – ammette il sindaco aresino – la partita riguardava anche altre zone industriali. Ma è altrettanto corretto dire che questa partita economica c’è. Sull’entità rimasta per Arese sono in corso le verifiche. Nel 2010, l’anno in cui si era a un passo dal siglare un accordo comprendente anche un investimento sul trasporto pubblico, per cercare di portare a termine l’adp con il centro commerciale, furono stralciati gli investimenti sulle infrastrutture e sul trasporto pubblico. E’ una delle ragioni per le quali si inchiodò Rho ed è la ragione per la quale i soldi sono rimasti lì fermi e che ora per essere utilizzati devono trovare una progettualità nell’alveo di un ragionamento più complessivo su quello che è il completamento dello sviluppo dell’area ex Alfa Romeo”.
Nel 2010, stando alla ricostruzione di Michela Palestra, prima di arrivare allo stralcio di infrastrutture e trasporti, vi furono delle interlocuzioni con Invitalia, che già allora si rese disponibile a ragionare sullo sviluppo del trasporto pubblico utilizzando le risorse stanziate con la legge 311/2004. Insomma trovati i soldi, acquisite le disponibilità di Regione Lombardia, Città Metropolitana, Invitalia e dei comuni di Lainate e Garbagnate milanese a investirli sul trasporto pubblico ora Palestra è al secondo passo: fare in modo che il ministero rilasci un atto formale che destini le risorse sul collegamento tranviario. Con le elezioni a marzo è una sfida contro il tempo.
“Seregni sostiene che nel 2004 si parlava di reindustrializzazione – continua Palestra – ovvio. Eravamo in un’altra epoca. Però qua si parla di ottimizzare la possibilità che questa area sia punto di sviluppo e bacino di interesse nel futuro. Perché crei le condizioni positive per un insediamento di qualcosa di qualità con un collegamento pubblico”.
L’altra questione è metro tranvia (che dovrebbe collegare le due aree in superficie passando vicino/sopra l’autostrada dal centro commerciale a Rho Fiera) o la metropolitana che potrebbe allungare il suo tracciato sotto la strada del carcere di Bollate per arrivare ad Arese Sud e poi al centro commerciale, volendo sotto quello che sarà il Palasci. Un sogno per tutto il quadrante Nord-Ovest.
“Ora come ora – dice il sindaco – non siamo nelle condizioni di fare una valutazione di fattibilità. In passato era negativa. Ma veniva anche da una volontà di Regione Lombardia che nello sviluppo del piano della mobilità regionale non ha previsto il trasporto pubblico nella nostra area. Inizialmente la preoccupazione era la copertura economica. Ora stiamo facendo un lavoro insieme. Fa differenza se per collegare l’area ex Alfa con Rho Fiera ci sono zero fondi o se sono 10-20-30 o 50 milioni. Io sto lottando per determinare le condizioni di fattibilità dell’investimento. Sulla MM va fatta un’analisi sul bacino d’utenza e un piano di rientro per capire se questo sogno possa diventare realtà”.
Sulle altre critiche circa il ribaltamento del casello di Lainate e la variante Varesina che faciliterebbero più Lainate il primo e Bollate il secondo che Arese, Palestra taglia corto: “L’accesso alle infrastrutture che ci circondano deve essere armonico. Ora a Lainate non si cammina. Faciliterà i lainatesi, ma anche gli aresini quando rientreranno dall’autostrada. Idem per la Varesina. I bollatesi se ne gioveranno, ma anche i nostri cittadini che usciti dall’autostrada dietro al <decatlon arriveranno prima a casa”.
Ombretta T. Rinieri
pezzo completo dell’articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 16 febbraio 2018 a pag. 65