Adp, compromesso tra l’Ikea e l’Iper
22 Dicembre 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Inchieste, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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EX ALFA – Acquisto dei terreni condizionato alla variante. Certo il ribaltamento del casello A8-Lainate – Forse l’apertura della provinciale 300. Ipotizzato il raddoppio di un tratto di via Luraghi
ARESE – LAINATE – ll progetto Tea con allargamento de “Il Centro”, Palasci e relativa grande struttura di vendita, albergo, Ikea e centro di ricerca sui materiali innovativi nonché il completamento del recupero dell’area ex Alfa Romeo presentato ai sindaci di Arese, Lainate e Garbagnate, è considerato dalle amministrazioni comunali una semplice ipotesi della proprietà, la cui fattibilità è tutta da valutarsi nei minimi dettagli.
E’ talmente un’ipotesi che il progetto Tea, a dire dei sindaci di Arese e Lainate, non è nel possesso dei due comuni. Arese lo avrebbe richiesto per una valutazione di massima, ma non gli sarebbe stato dato. Lainate non l’ha neppure richiesto, perché “non essendo ufficiale è inutile richiederlo”.
Il progetto Tea, ipotesi sì ipotesi no, è comunque al centro della discussione da mesi sui tavoli del Collegio di Vigilanza e della Segreteria tecnica in Regione Lombardia. Oltre una ventina gli incontri cui hanno partecipato i sindaci, che per dare il loro benestare all’approvazione dell’atto integrativo dell’adp puntano i piedi su ambiente, viabilità e trasporti. E’ previsto che l’atto integrativo in discussione, ossia la variante urbanistica che definirà la nuova destinazione dell’area da industriale a terziaria-commerciale-sportiva-ricreativa. Ma per diventare realtà, l’atto deve ricevere il placet anche dei consigli comunali dei tre comuni.
Il successivo passaggio riguarderebbero l’approvazione del piano attuativo, ossia ciò che in concreto verrà realizzato, che presentato dalla proprietà e analizzato dagli uffici tecnici delle amministrazioni, deve anch’esso essere approvato dai consigli comunali o, a seconda dell’avanzamento del progetto, dalla giunta. Seguono il piano volumetrico, il progetto edilizio, il permesso di costruire e le opere. Con dei distinguo, che attengono ai singoli comuni in virtù delle aree di competenza.
Sull’ex autosilos, dove dovrebbe arrivare Ikea, i comuni interessati sono Arese e Lainate. Sull’ex parcheggio Expo, dove è previsto l’albergo, il palasci, la grande struttura di vendita e l’area di ricerca, i comuni di Arese e Garbagnate. In conclusione, se la variante dovrà passare sotto le forche caudine dei tre comuni, i piani attuativi saranno materia solo dei comuni dove insistono le aree. I tempi di realizzazione, posto che l’atto integrativo passasse oggi, e così non è perché i sindaci chiedono e attendono lumi dalla direzione infrastrutture di Regione Lombardia, sono di almeno due anni. Ecco spiegato perché Ikea protocollando il mese scorso ad Arese e Lainate una richiesta di autorizzazione ambientale ha veramente anticipato i tempi.
La mossa anticipatoria di Ikea
“Da quello che sappiamo – spiega il sindaco di Lainate Alberto Landonio – tra Ikea e il mondo Iper vi sarebbe un compromesso per la vendita a Ikea dei terreni dell’ex autosilos. Il rogito, però, sarebbe condizionato all’approvazione dell’atto integrativo. Nell’ottica che tutto vada in porto, Ikea ha chiesto un’autorizzazione ambientale per valutare se sia possibile realizzare le sonde geotermiche per l’edificio che verrà. Il geotermico comporta delle autorizzazioni ambientali, perché scarica in falda. Essendo l’area ancora produttiva e non commerciale abbiamo rifiutato l’autorizzazione. Al momento lì si possono costruire solo capannoni industriali”.
In linea di principio, il sindaco di Lainate non è contrario all’arrivo di Ikea. “Sono posti di lavoro in più – dice – e dal mio punto di vista non lede il commercio locale perché ha un suo mercato. La grande preoccupazione è il traffico. Prima che si insedi è necessario fare il ribaltamento del casello dell’ A8 e aprire la provinciale 300 in modo che dal parcheggio del centro commerciale il traffico venga convogliato direttamente sull’autostrada. Il ribaltamento è certo perché è un progetto ministeriale e Autostrade ha in cantiere l’appalto per affidare i lavori. Non sono certi i tempi perché vi è un ricorso. E l’appalto prevede anche l’apertura della 300, che oggi si ferma dietro l’autogrill. Una volta aperta, la 300 si collegherà anche al Sempione, all’altezza dell’Autosama di Rho. Sono tutte infrastrutture che dovevano essere realizzate prima del centro commerciale e che sono slittate a causa di Expo. La loro mancata realizzazione è il motivo dell’attuale collo di bottiglia dal centro commerciale allo svincolo per l’entrata al casello di Lainate. Ulteriori interventi proposti è la creazione all’altezza della rotonda di Aci Vallelunga di una strada sopraelevata la via Luraghi in direzione Garbagnate. La strada su due livelli , che si fermerebbe alla rotonda prima del centro direzionale “Gardella”, dovrebbe servire a defluire il traffico. Basterà? Non lo so”.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 22 dicembre 2017 – pag. 75)