I sindaci: empasse sull’Adp per colpa di Regione
15 Dicembre 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, centro commerciale Arese, Cronaca, ex Alfa Romeo, Infrastrutture, Locale, Politica, Territorio, Trasporti, Viabillità |
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PARLA IL SINDACO DI LAINATE – Manca il rapporto ufficiale sulla viabilità. Il problema trasporti
ARESE – LAINATE – La direzione infrastrutture di Regione Lombardia non ha ancora presentato sui tavoli del Collegio di Vigilanza e della Segreteria tecnica dell’atto integrativo all’accordo di programma ex Alfa Romeo il suo rapporto ufficiale sulla viabilità. Senza questo documento i sindaci di Arese e Lainate non intendono iniziare a discutere dei nuovi investimenti di Tea sull’area.
“L’operatore – racconta il sindaco di Lainate Alberto Landonio – ha illustrato la sua proposta, l’Ikea, lo sci indoor e tutto il resto. Ma, Inserendo delle nuove infrastrutture bisogna anche indicare come ci si arriva e quali sono le altre infrastrutture a supporto. I comuni vogliono snocciolare i vari temi. Tea ha fatto delle ipotesi, ma non è l’operatore che decide. Noi stiamo aspettando Regione”. I tempi intanto si sono dilatati e dal 30aprile stabilito dalla delibera regionale per la firma dell’atto si è arrivati a fine anno con un nulla di fatto. I tavoli, nonostante gli innumerevoli incontri, sono fermi sulle ipotesi. Uno dei punti focali è il trasporto pubblico su rotaia.
“Si tratta di una prima ipotesi in discussione, ma in realtà non è definitiva. Prevede la riattivazione del vecchio tracciato ferroviario che all’epoca dell’Alfa Romeo in attività, collegava la fabbrica con la stazione di Garbagnate. E’ un binario scalcinato che c’è ancora e che viene citato nel piano regionale dei trasporti fra i possibili interventi ferroviari. A prescindere dal completamento del recupero dell’ex Alfa Romeo”.
Il piano regionale dei trasporti definisce tutti gli sviluppi infrastrutturali, in questo caso della rete ferroviaria regionale. Fra gli sviluppi, anche se non è previsto oggi uno stanziamento, è indicato il recupero di questo sedime ferroviario, perché si considera che Lainate con 26 mila abitanti sia forse l’unica città di medie dimensioni senza un collegamento ferroviario. Arese, con meno di 20mila abitanti, è più piccola. Almeno questa è l’analisi della regione alla cui redazione peraltro i comuni non hanno partecipato.
Fisicamente il tracciato parte dalla stazione di Garbagnate, sfiora quasi il centro ippico, corre parallelo alla via Trattati di Roma (quella che porta al Bricoman) e si ferma in una parte dell’area dietro il centro commerciale, in comune di Lainate. Nell’ipotesi di Regione a un certo punto il tracciato verrebbe sdoppiato e un binario portato in zona cittadina. Ma non sarebbe così semplice realizzarlo perché il nuovo percorso incrocia una strada.
In origine il binario, che era adibito al trasporto delle auto nuove, partito dalla stazione giungeva nell’area industriale Garbagnate-Lainate, proseguiva lungo il torrente Lura, lambiva la pista prove (oggi zona Aci Vallelunga) e terminava all’autoasilo dove erano stoccate (l’area dove ora sarebbe prevista l’Ikea) entrando anche nei comuni di Arese e Rho attraverso un sottopasso che consentiva di superare sotto traccia la provinciale.
Con i lavori del centro commerciale, nel tratto Lainate-Arese-Rho, i binari sono stati tolti e al loro posto è stata realizzata la pista ciclabile, ma il sottopasso c’è ancora e lo si incontra andando in bicicletta. Poi ci si deve fermare perché il passo è stato sbarrato con un cancello in attesa di realizzare il progetto di rinaturalizzazione del Parco del Lura, che prevede anche la sua saldatura con il confinante Parco delle Groane all’altezza del Museo Alfa Romeo.
L’edificazione della pista ciclabile e del parcheggio de “Il Centro” hanno tolto la possibilità di proseguire con il vecchio tracciato fino ad Arese-Rho a meno di non andare sottoterra e di riemergere dall’altra parte. Ora come ora tale ipotesi non è presa in considerazione e ciò, al momento, taglia fuori di netto le potenziali tratte ferroviarie Garbagnate-Lainate-Arese.
Stando così le cose, ad Arese non rimane che guardare a Rho-fiera per collegarsi a Milano con un trasporto pubblico su rotaia.Ma come fare se l’area in questione è altamente edificata e urbanizzata? Sul tavolo, da anni, una sola ipotesi: realizzare una metro tranvia che percorrerebbe in superficie il tracciato della tanto contestata “tangenzialina” contro cui si batté nel 2009 il Comitato Difendiamo Arese, disegnata a fianco dell’autostrada e vicino alle case. Il ricongiungimento con la MM di Rho-fiera avverrebbe attraverso lo scavalco dell’autostrada. A causa dei costi ritenuti troppo elevati, finora nessuno ha osato prendere in considerazione il totale percorso ferroviario sotto terra Garbagnate-Lainate-Arese-Rho né il prolungamento dall’attuale stazione della metropolitana di Rho-fiera di tre nuove fermate Mazzo di Rho-Arese-centro commerciale. Peraltro la MM, che pure manca nel quadrante dell’hinterland milanese di un completo collegamento a Ovest, non è coinvolta sui tavoli in Regione dove si sta discutendo dell’adp.
“Il tema sono le risorse – puntualizza Landonio – Chi paga? La Regione afferma di non aver previsto stanziamenti su questa partita. All’operatore si potrà chiedere di contribuire ma certo non a tutta l’infrastruttura leggera. Vorrebbe dire caricarlo in modo sproporzionato di interventi non di sua competenza, mentre per un problema di ritorno dell’investimento dato dal bacino d’utenza non è nemmeno facile riattivare il tracciato ferroviario Lainate-Garbagnate, perché la fermata prevista è in una zona limitrofa e la linea non sarebbe diretta fino a Milano. Tutto questo quando in centro paese parte un pullman per Lampugnano. Non è logico cambiare a Garbagnate per andare a Milano. E’ la ragione per cui Trenord sta valutando l’ipotesi di una tratta Lainate-Milano Cadorna aggiungendo uno scambio ferroviario”.
Lainate, dunque, in un modo o nell’altro avrà il suo collegamento su rotaia con Milano, favorita com’è dalla demografia, dalla posizione geografica, dal piano trasporti regionali e dai costi sostenibili del progetto (cento milioni di euro secondo Tea). Arese, invece, per conquistarsi il suo trenino (oltre i cento milioni, sempre secondo Tea) ipotizzato lungo la “tangenzialina”, dovrà battere i pugni sul tavolo e attendere già così almeno due anni, considerato che la direzione infrastrutture è in ritardo con piano ufficiale sulla viabilità e posto che i soldi per ora li mette solo Marco Brunelli.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 15 dicembre 2017 – pag. 74)