Europa. Cresciuti di quasi il 30 per cento i permessi di soggiorno a persone extra Ue
16 Novembre 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Estera, Nazionale, Politica, Sociale |
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Ucraini per lavoro, cinesi e statunitensi per l’istruzione e marocchini per motivi familiari – L’incremento è stato determinato principalmente dalla crescita di autorizzazioni per “altri motivi” (+ 64%) seguita da quella per motivi di lavoro (+ 21%).
BRUXELLES – (o.t.r.) – Nel 2016 sono stati rilasciati nell’Unione europea circa 3,4 milioni di primi permessi di soggiorno a persone provenienti da paesi extra Ue, 735mila in più rispetto al 2015, con un aumento del 28 per cento. Il primo permesso di soggiorno viene rilasciato per la prima volta a una persona, anche se il divario temporale tra la scadenza del permesso precedente e l’inizio di validità del nuovo permesso è di almeno sei mesi.
Un quarto di tutti i primi permessi rilasciati ha riguardato il lavoro con il 25,4%, seguito dalla famiglia con il 23,2% e l’istruzione con il 20,7%. Il 14% di tutti i permessi di soggiorno rilasciati hanno riguardato la richiesta di protezione internazionale e di stato umanitario. Altri motivi hanno contato per il 30,7 per cento.
Il maggior numero rilasciati da Gran Bretagna, Polonia e Germania
Nel 2016, un primo permesso di soggiorno su quattro è stato rilasciato in Gran Bretagna pari a 865.900 con una percentuale del 25,8% del totale delle autorizzazioni rilasciate nell’unione europea. La Polonia è il secondo paese con 586mila (17,5%), e poi Germania con 504.800 (15,%), Francia con 235mila (7%), Italia con 222,400 (6,6%), Spagna con 211.500 (6,3%) e Svezia con 146.700 (4,4%).
Rispetto alla popolazione di ciascuno stato membro, i più alti tassi di permessi di primo soggiorno rilasciati nel 2016 sono stati registrati a Malta (20.6 primi permessi di soggiorno rilasciati per mille abitanti), Cipro (19,9), Polonia (15,4) Svezia (14,8) e Regno Unito (13,2). Nel complesso dell’Unione europea nel 2016 i primi permessi emessi sono stati 6.5 ogni mille abitanti.
Motivi di lavoro
La Polonia è stata la prima destinazione degli immigrati extra Ue per lavoro, pari 494mila persone, ovvero il 58% di tutti i permessi rilasciati per motivi di lavoro nella Ue nel 2016 e l’84,3% di tutto permessi di soggiorno rilasciati dalla Polonia. Sempre per lavoro la percentuale più alta di permessi rilasciati per singolo stato membro sono stati a seguire Lituania (60,5%), Slovenia (51,0%) e Croazia (49,6%).
A beneficiare dei primi permessi per motivo di lavoro sono gli ucraini (82,7% nel 2016).
Motivi familiari
Con oltre 100mila permessi ciascuno, Germania (137 000, 18%), Spagna (115.100 o 15%) e Italia (101.300 o 13%) sono stati i tre stati membri con il più alto numero di permessi rilasciati per motivi familiari nella statistica complessiva dell’Unione europea, seguiti da vicino da Francia (93.900 o 12%) e Regno Unito (89.300, o 11%).
All’interno di ogni singolo stato le quote più elevate di permessi rilasciati per motivi di familiari si sono registrate in Spagna (54,4%) Grecia (53,5%) e Lussemburgo (52,5%).
Fra gli stranieri che hanno beneficiato maggiormente di questa tipologia di permessi sono marocchini (69,8%) e turchi (41,2%).
Motivi d’istruzione
In questo campo è la Gran Bretagna che nel 2016 ha rilasciato il maggior numero di permessi: 365.500, pari al 53% di tutti quelli rilasciati nell’Unione europea per motivi d’istruzione e il 42% del totale dei suoi permessi. L ‘istruzione è stata la ragione principale anche in Irlanda (57,4%), Romania (39,%) e Ungheria (34,5%).
Vengono a studiare nell’Unione europea soprattutto cinesi (66,9%), cittadini statunitensi (46,5%) e brasiliani (41,6%).
Altri motivi
includono i permessi rilasciati solo per residenza (ad esempio pensionati con sufficienti mezzi finanziari), internazionali stato di protezione (compreso lo status di rifugiato e protezione sussidiaria), ragioni umanitarie, permessi rilasciati al non richiedente asilo minori non accompagnati, vittime della tratta di esseri umani e altri motivi non specificati (ad esempio, beneficiari di programmi nazionali di regolarizzazione).
Protezione internazionale e umanitarie
Sono state le ragioni predominanti per il rilascio dei permessi di soggiorno in Germania (55,9% di tutti i permessi di soggiorno rilasciati nello stato membro), Svezia (50,8% quasi la metà dei permessi di soggiorno concessi a cinque cittadinanze). I maggiori beneficiari ucraini, siriani, americani, indiani e cinesi.
Nel 2016, i cittadini ucraini (588.900 beneficiari, di cui l’87% in Polonia) hanno continuato a ricevere il punteggio più alto in numero di permessi Ue, davanti a siriani (348.100, di cui quasi due terzi in Germania), americani (250.900, di cui quasi tre quarti nel Regno Unito), indiani (198.400, di cui oltre il 60% nel Regno Unito) e cinesi (195.600, di cui una maggioranza nel Regno Unito). Circa la metà di tutti i primi permessi di soggiorno rilasciati nella Ue nel 2016 sono stati rilasciati ai cittadini di questi cinque paesi.
fonte Eurostat
Note – per permesso di soggiorno si intende qualsiasi autorizzazione valida per almeno tre mesi emesso dalle autorità di uno stato Ue che consente a cittadino non comunitario di soggiornare legalmente nel suo territorio.
Il rapporto Eurostat sui permessi di soggiorno di primo grado presentati sono riferiti solo ai cittadini extra Ue e includono autorizzazioni con una validità di almeno 3 mesi. Di conseguenza la statistica è diversa da quelle su migrazione verso i paesi dichiaranti (in base alle statistiche sulla migrazione un migrante è una persona che rimane o intende rimanere nel paese per almeno 12 mesi).
Per quanto riguarda la Gran Bretagna, che utilizza fonti di dati diverse da quelle degli altri stati Ue, i dati del rapporto Eurostat potrebbero non essere conformi con quelli di Londra. I dati del Regno Unito, infatti, non si basano su registrazioni di permessi di soggiorno rilasciati (in quanto il Regno Unito non opera a sistema di permessi di soggiorno), ma si riferiscono invece al numero di cittadini non comunitari in arrivo autorizzati a entrare nel paese in categorie di immigrazione selezionate.