In calo le rimesse nei paesi extra Ue. In aumento gli afflussi in Portogallo
13 Novembre 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Analisi/Opinioni, Cronaca, Economia, Estera, Politica |
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Trasferimenti personali di denaro. Le maggiori eccedenze nei trasferimenti personali in Polonia e Portogallo, il più grande deficit in Francia
BRUXELLES – (o.t.r.) – In base alla bilancia dei pagamenti Ue, nel 2016 i trasferimenti personali di denaro inviati dai residenti Ue verso paesi extra Ue sono ammontati a 30,3 miliardi contro i 31,3 miliardi del 2015. Si tratta di trasferimenti di tutti i trasferimenti correnti in contanti o in natura tra famiglie residenti e non residenti, ignorando la sottostante fonte di reddito, il rapporto tra le famiglie o lo scopo del trasferimento. Il concetto di trasferimenti personali è così considerato più ampio delle rimesse dei lavoratori (retribuzione dei dipendenti).La maggior parte dei trasferimenti personali consistono in flussi di denaro inviati dai migranti nel loro paese di origine.
In calo anche per 20,4 miliardi gli afflussi dai paesi extra Ue verso la Ue.
Fra gli Stati membri per i quali sono pubblicati i dati, i deflussi di trasferimenti personali nel 2016 sono stati più elevati dalla Francia (10,0 miliardi di euro), seguita dal Regno Unito (7,1 miliardi di euro), dalla Spagna (6,8 miliardi di euro di rimesse dei lavoratori) e dall’Italia (6,2 miliardi di euro).
Per contro, i maggiori afflussi sono stati registrati in Portogallo (3,3 miliardi di euro di rimesse dei lavoratori) e in Polonia (3,0 miliardi di euro), davanti al Regno Unito (2,5 miliardi di euro) e alla Romania (2,4 miliardi di euro).
Di conseguenza, le maggiori eccedenze in i trasferimenti personali sono stati registrati nel 2016 in Polonia e Portogallo (entrambi a + 2,8 miliardi di euro) e in Romania (+ 2,2 miliardi), mentre la Francia (- 9,4 miliardi di euro) ha registrato il disavanzo di gran lunga maggiore, seguita dal Regno Unito (- 4,6 miliardi), Germania (- 4,2 miliardi) e Italia (- 4,0 miliardi).
La più alta percentuale di afflussi e deflussi intra-Ue in Slovacchia, di afflussi extra-Ue in Francia e deflussi extra-Ue in Slovenia. Nel 2016, le maggiori percentuali di afflussi da altri Stati membri dell’Ue tra i flussi totali sono state registrate in Slovacchia (99%), Lussemburgo e Ungheria (entrambi al 94%) e Polonia (88%).
Al contrario, gli afflussi extra-Ue hanno rappresentato circa i tre quarti degli afflussi totali in Francia (74%) e per circa due terzi in Italia (66%) e Belgio (63%).
Slovacchia (97%), Lussemburgo (92%) e Irlanda (79%) erano gli stati membri che hanno registrato il punteggio più alto percentuale di deflussi intra-Ue in deflussi totali.
In termini di paragone, nel 2004 le maggiori quote di deflussi extra-Ue sono state in Slovenia (86%), Paesi Bassi (83%), Portogallo (81%), Francia (75%) e Italia (74%).
fonte Eurostat