…un candidato contesta la nomina del nuovo direttore generale
8 Settembre 2017 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bandi, Cronaca, Giudiziaria, Lavoro, Locale, Politica, Sanitaria, Sindacale, Sociale |
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ARESE – Se la Gallazzi Vismara riparte con le figure apicali rinnovate, è però da segnalare un’istanza alla risorse umane della rsa di annullamento della selezione presentata già a giugno da Carmine Erra, uno dei candidati non ammessi alla prova orale.
Il 21 giugno, subito dopo aver ricevuto la comunicazione di mancata ammissione agli orali, in un’ottica di potenziale ricorso, Erra ha inviato alla Gallazzi Vismara, attraverso posta pec, una serie di richieste per conoscere i nominativi della commissione, dei decreti di nomina di eventuali soggetti esterni, la quantificazione e le modalità di valutazione dei propri elaborati, i criteri per la correzione degli stessi nonché di avere copia delle prove del o dei candidati ammessi agli orali con relativi valutazione e criteri di correzione.
Alla richiesta, la struttura gli ha risposto che “i verbali delle diverse fasi della selezione” sarebbero stati “pubblicati sul sito www.gallazzivismara.com al termine della selezione stessa”.
Ritenendo la propria esclusione “illegittima per violazione del giusto procedimento” e non potendo attendere oltre (del resto il sito è ancora in manutenzione, ndr), il giorno dopo Erra ha informato il sindaco Michela Palestra e ha presentato, in autotutela, formale istanza di annullamento della selezione motivando la richiesta, fra l’altro, con l’asserzione che sul sito internet della rsa non vi fosse “alcun dato riferibile alla procedura di selezione in merito alla esplicita individuazione dei soggetti ammessi alla prova orale i cui nominativi sono secretati al pari di coloro che non sono stati ammessi. Il tutto inficiando, in maniera palese, il principio di accessibilità totale caratterizzanti la pubblicazione di tutti gli atti di una pubblica istituzione. E in caso di ingiustificato silenzio amministrativo, Erra annunciava che avrebbe “informato le competenti autorità al fine di valutare l’eventuale sussistenza di fattispecie di reato previste dagli articoli 23 e 28 del codice penale”.
Nell’istanza presentata, Erra ritiene che sussisterebbero i motivi di “violazione e falsa applicazione di legge (artt. 9 e 10 dpr 483/97 in relazione all’articolo 3 L.N. 241/90 e artt. 4,41,e 97 della Costituzione), eccesso di potere (contraddittorietà, illogicità manifesta, arbitrarietà, perplessità, sviamento), violazione del giusto procedimento e dei principi generali in tema di trasparenza , imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa”. Da giugno a oggi nulla è cambiato. Intanto l’amministrazione comunale, da noi interpellata, sta procedendo a tutte le verifiche.
Ombretta T. Rinieri
Il Notiziario – 8 settembre 2017 – pag. 62